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Omicidio Giulia Cecchettin, don Marco Pozza e l'appello dal carcere: "Tutti lo vorranno morto, se volete da noi un posto lo troviamo"

Il sacerdote di Calvene scrive un post sui social relativo al fermo di Filippo Turetta, accusato della morte della 22enne di Vigonovo, avvenuto proprio mentre stava celebrando la messa al Due Palazzi

"Qui ne abbiamo parecchi, purtroppo, che lo hanno preceduto in questo barbaro gesto", don Marco Pozza, vicentino di Calvene, oggi capellano del carcere Due Palazzi di Padova, ha rivolto un pensiero a Filippo Turetta, il 22enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin.

Mentre sul web circolava la notizia del fermo in Germania del giovane padovano, don Marco Pozza stava celebrando messa in carcere e si è soffermato su quanto accaduto alla studentessa di Vigonovo (Venezia). Il pensiero è andato alla famiglia di lei ma anche a lui. "Siccome tutti lo vorranno morto - scrive sui social - se volete da noi un posto nel carcere di Padova lo troviamo. E se non lo troviamo, ci stringeremo un po’: siamo abituati. Qui ne abbiamo parecchi, purtroppo, che lo hanno preceduto in questo barbaro gesto: anche con lui, anche stavolta, nel caso ci proveremo. Fino alla fine, perché almeno questa morte non sia stata del tutto invano. Tu, Giulia, prega per noi!"

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