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Morte Davide Rebellin, il camionista "pirata" a giudizio

Dovrà comparire davanti al giudice monocratico il 24 novembre prossimo

Alla vigilia del primo anniversario della morte del campione di ciclismo Davide Rebellin, travolto e ucciso  da un tir “pirata” il 30 novembre 2022 a Montebello Vicentino mentre si stava allenando con la sua bici da corsa, inizierà il processo a Wolfgang Rieke.

Per i familiari, assistiti da Studio3A dall’avvocato Davide Picco, si avvicina il momento della giustizia. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Vicenza dott. Nicolò Gianesini, accogliendo la richiesta formulata dal pm della Procura berica titolare del relativo procedimento penale, il dott. Hans Roderich Blattner a conclusione delle indagini preliminari, ha disposto il giudizio immediato per il camionista tedesco che lo ha investito dandosi poi alla fuga, Wolfgang Rieke, 63 anni, attualmente detenuto nel carcere di Vicenza: dovrà comparire, appunto, il 24 novembre 2023, dalle ore 9.15, avanti il giudice monocratico dott.ssa Giulia Poi, sezione penale del tribunale di Vicenza.

L’imputato deve rispondere del reato di omicidio stradale con l’aggravante della fuga perché, alla guida dell’articolato Volvo con rimorchio di proprietà della società di spedizioni tedesca del fratello Jurgen, “mentre percorreva la Strada Provinciale 11, all’altezza della località Fracanzana numero 6, nell'impegnare la rotatoria e voltare a destra al secondo ramo d'uscita per immettersi nell'area di parcheggio della trattoria “La Padana”, in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, non assicurandosi di poter effettuare la manovra senza creare pericolo, omettendo ogni attività comportamentale di perizia, prudenza e diligenza volta al monitoraggio dell'area di intersezione e non utilizzando il sistema di segnalazione luminoso dell'indicatore di direzione destro, investiva, travolgendolo completamente - e cagionandone la morte per un gravissimo politrauma da schiacciamento e gravissime lesioni viscerali ed emorragiche - Davide Rebellin. Il quale, in sella ad una bicicletta da corsa, proveniva dalla sua destra e si trovava davanti alla cabina del mezzo investitore per un tempo e ad una distanza ampiamente sufficiente per poter essere visto ed evitato” per citare l’imputazione del Pm.

La moglie, la mamma e i tre fratelli di Rebellin, attraverso l’Area Manager Vicenza Alessio Rossato, per essere assistiti si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, e all’avv. Davide Picco del foro di Vicenza: dopo un anno di sofferenze per la prematura e tragica perdita del loro caro, acuite dalle complesse fasi del procedimento penale, a tutte le vicende legate all’estradizione del camionista e, da ultimo, anche alle continue e sin qui sempre rigettate richieste di misure alternative alla detenzione formulate dal suo difensore, anche attraverso una lettera di scuse che proprio per questo li ha lasciati molto perplessi, ora si aspettano una giustizia esemplare per la gravissima condotta tenuta.

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