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Centinaia di fiaccole per dire stop alla guerra in Ucraina

Molto partecipata la manifestazione per la pace, tra i presenti il vescovo, le suore, un candidato sindaco, foto e video

Ieri sera alle 19 è partita da Piazza dei Signori a Vicenza una fiaccolata con oltre 500 persone. Nessuno slogan, solo il silenzio e la luce delle torce per chiedere la pace. Tante persone venute da tutta la provincia, uniti dal desiderio di una immediata risoluzione del conflitto. Dopo aver sfilato lungo Corso Palladio la manifestazione si è conclussa davanti il busto di Gandhi in Piazzale Esedra in Via Roma.

«Chiediamo il cessate il fuoco, il dialogo e i negoziati di pace per costruire una Europa sicura e pacifica per tutti. Esprimiamo solidarietà al popolo ucraino e alle vittime di tutte le guerre, le violenze, le repressioni e le discriminazioni nel mondo. E' urgente l’avvio di processi di disarmo che possano evitare la possibilità di un allargamento della guerra i cui esiti sarebbero devastanti per l’umanità intera. La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno». Così si sono espressi gli organizzatori.

Anche il vescovo mons. Giuliano Brugnotto e la diocedi berica hanno partecipato alla manifestazione organizzata da Europe for peace come in altre città, da MIR (Movimento Internazionale Riconciliazione), Anpi, Pax Christi .

Il conflitto iniziato un anno fa con l'invasione russa dell'Ucraina continua ad esacerbarsi. Sempre più invii di armi, solo il Papa invoca una iniziativa che fermi i combattimenti, ma è una voce solitaria, lo stop alla guerra che sta portato dolore e morte su entrambi i fronti, sembra lontano.

Tra la folla il vescovo, le suore Orsoline, e altri volti noti: Achille Variati, il candidato sindaco Possamai, l'ex assessore Formisano, Isabella Sala, Mattia Pillan, Gigi Poletto.

Sono intervenuti alla fine una giovane rappresentante dell'Anpi, don Matteo Zorzanello, don Maurizio Mazzetto, e gli organizzatori.


«Solidali con il popolo, con la gente che subisce le scellerate decisioni dei regimi che ordinano: armiamoci e partite. Togliendo risorse alle necessità civili, togliendo la libertà d'informazione e mandando i soldati ad uccidere e farsi uccidere.
Intanto ci sono i potenti venditori di morte che si arricchiscono.
Il popolo è la gente semplice, ucraini e russi, genti di tutte le nazioni e di tutti i continenti.
Dobbiamo ritrovare il nostro cuore di bambini, amare tutti senza pregiudizi.
Dobbiamo appoggiare i pacifisti, i disertori e gli obiettori di ogni esercito in questo mondo.
Dobbiamo praticare il consumo critico e il boicottaggio di tutto ciò che è compromesso con il mercato delle armi.
Dobbiamo ricordare che nel mondo sono in atto 161 conflitti armati: nelle cause di molti di questi il nostro sistema ingiusto ha delle responsabilità.
Noi abbiamo già visto che in momenti di tregua i soldati "nemici" si incontrarono e cercarono di sostenersi a vicenda, e per questo vennero fucilati dai loro superiori. Questo dovrebbe bastarci per capire cosa fare, subito...». E' l'appello accorato lanciato da alcuni partecipanti alla fiaccolata.

La solidarietà e la preghiera per il popolo ucraino si sono espresse poi attraverso una veglia organizzata dalla Diocesi e presieduta dal Vescovo nella stessa sera di venerdì, nella chiesa di San Giuseppe al Mercato Nuovo.

Il conflitto iniziato un anno fa con l'invasione russa dell'Ucraina continua ad esacerbarsi. Sempre più invii di armi, solo il Papa invoca una iniziativa che fermi i combattimenti, ma è una voce solitaria, lo stop alla guerra che sta portando dolore e morte su entrambi i fronti, sembra lontano.

Alcuni volti noti tra i presenti alla fiaccolata.

Il vescovo

Il vescovo di vicenza

le suore orsoline

Il candidato sindaco Possamai

Achille Variati-4

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