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8 marzo, stop alla violenza e ai luoghi comuni

Dal ruolo della donna nella società alle lotte di vita quotidiana. Ecco perchè non c'è molto da festeggiare

Fa sorridere come l'8 marzo diventi spunto di riflessione, di dibattito, più che una Festa. Ogni anno si ricade nella frase tipica: "Festa non solo un giorno ma tutto l’anno" quando ogni giorno, le donne devono lottare per qualcosa. Tra le mura domestiche, sul posto di lavoro, il punto è sempre uno: sei donna. Ma che significa essere donna nel 2023?

Spesso essere donna è quasi un peso perchè "se abbiamo voluto le pari oppurtunità non dobbiamo lamentarci". Ma è proprio questo il punto, anni di lotta, di manifestazioni, di mobilitazioni, di striscioni ma anche di morti a seguito di una violenza perpetrata dalla fisicità predominante del maschio, a cosa hanno portato? Qua'è il ruolo della donna oggi? Per cosa sta lottando e contro chi lo sta facendo? La donna oggi lotta contro gli stereotipi e i luoghi comuni che sono a monte di questa Festa.

Facile gioire per qualche punto percentuale in più, in termini di presenza politica, nei vertici aziendali, quando poi la donna è anche madre e allora deve badare ai figli, mettendo da parte lavoro, carriera, mentre l'uomo viene chiamato in causa solo in seconda battuta. Perchè la donna deve mettere da parte il suo essere donna, mentre l'uomo deve portare a casa lo stipendio, non potrebbe essere un "sacrificio" condiviso? E invece no, perchè viviamo ancora in un'epoca in cui la donna, che vorrebbe essere alla pari dell'uomo, viene considerata quasi troppo pretenziosa.

In questo 8 marzo l'unica riflessione che deve essere fatta è quella di mettere in campo qualsiasi cosa per fermare ogni forma di violenza sulla donna, perchè nessuno ha il diritto di abusare, ferire, manipolare, vessare una donna solo perchè dalla società viene giudicata come il "sesso debole". In questo 8 marzo il pensiero va a tutte quelle donne che ogni giorno lottano contro questa società arroccata sui pregiudizi, il pensiero va a chi è stata messa a tacere perchè è donna, il pensiero va a chi ha provato a cambiare le carte in tavola ma è stato abbattuto dalla forza bruta di un uomo che alle favole delle pari opportunità, non crede per niente.

Questa mattina, mercoledì 8 marzo, uno striscione è apparso alla Gogna, in centro città. Luogo in cui Lidija Miljkovic, è stata uccisa dall'ex marito Zlatan, freddata per strada, mentre stava andando al lavoro. Uccisa perchè aveva osato voltare pagina dopo una vita di violenze subite. Lo striscione recita: "A ricordo di Lidija e Gabriella, contro la violenza di genere, l'otto tutto l'anno" riferendosi al duplice omicidio in cui rimasero vittima le "due donne" di Zlatan Vasiljevic. Uno striscione che porta a riflettere su come, anche nel 2023, ci sia ancora molta strada da fare per essere donna.

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