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Covid, Veneto rimane giallo ma Pasqua e Pasquetta blindate: in arrivo nuovo Dpcm

Misure restrittive prorogate. Secondo la bozza presentata dal governo saranno in vigore fino al 6 aprile, il giorno dopo Pasquetta. Parrucchieri chiusi in zona rossa. Cinema, teatri e musei riaprono il 27 marzo in zona gialla. Dad almeno al 50% per le scuole superiori

Lombardia, Piemonte e Marche da lunedì diventeranno arancioni. A comunicarlo è stato il ministro della Salute ai governatori delle tre regioni dopo il consueto report Iss sulla situazione epidemiologica Italia. L’ordinanza entrerà in vigore da lunedì e non più da domenica. Come da previsioni cambia colore anche la Basilicata che da gialla diventa rossa, come il Molise il cui governatore Donato Toma ha chiesto espressamente al governo di passare nella fascia più a rischio. Il Veneto invece rimane giallo.

"Prendiamo atto della conferma del Veneto in area gialla - ha dichiarato il governatore Luca Zaia - ma non si tratta di un gioco a premi, e dobbiamo farlo con senso di responsabilità. Non è un segnale che ci dice che è finita, ma che ci invita a tenere la guardia alta. Per rendersene conto, basta guardare la cartina dell'Italia, dove sempre più Regioni si stanno colorando di arancione. Attorno a noi il virus sta crescendo. In Veneto registriamo un calo dei ricoveri da 55 giorni consecutivi e abbiamo potuto liberare 2.100 letti dei 3.400 che siamo arrivati ad avere occupati. Abbiamo anche decollassato le terapie intensive. È però anche vero che ci si attende una terza fase, nella speranza che ciò non accada o lo faccia in entità limitata. Bisogna quindi tenere la guardia alta e rispettare tutte le regole di comportamento e igiene, avendo coscienza che ne usciremo, ma anche che un ruolo fondamentale lo avrà la partita dei vaccini".

Da lunedì 1° marzo,  l'Italia dovrebbe essere così suddivisa:

Zona gialla: Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto, Liguria;   

Zona arancione: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Umbria;

Zona rossa: Molise, Basilicata

Per quanto riguarda invece Pasqua e Pasquetta, come riporta Today è prevista l'entrata in vigore di un nuovo Dpcm che porterà ad ulteriori limitazioni da sabato 6 marzo fino a martedì 6 aprile 2021.

Ecco i punti principali della bozza del nuovo provvedimento:

Stop agli spostamenti tra regioni. Il divieto di spostamento tra le regioni è valido fino al 27 marzo assieme al prossimo dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, e potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Resta consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni;

Seconde case. É consentito recarsi nelle seconde case in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) ma solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece - a meno di urgenti e necessari motivi - se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.

Bar e ristoranti. La sera ancora niente cene al ristorante. Confermato che al ristorante e al bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno fino alle 18 e fino alle 22 è consentito l'asporto. Asporto e consegne a domicilio sono consentiti nelle zone arancioni e rosse. 

Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta, cura della persona, parrucchieri. In zona gialla e arancione tutti i negozi restano aperti. Nei weekend continuano ad essere chiusi i centri commerciali. 

Teatro, cinema, concerti. Dal 27 marzo in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi.

Il nuovo Dpcm Draghi: chi apre e chi chiude dal 6 marzo

Chi apre e chi chiude dal 6 marzo e fino al 6 aprile? Ecco cosa cambia per scuole, bar, ristoranti, palestre, barbieri, musei, cinema e teatri secondo quanto si delinea nella bozza del provvedimento. Secondo quanto riporta la bozza del decreto, le scuole superiori potrebbero rimanere aperte, con almeno il 50% degli alunni in presenza. La decisione non è definitiva, il governo aspetta infatti il parere del Comitato tecnico scientifico sulle nuove varianti.

Bar e ristoranti resteranno chiusi dopo le 18. "Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 fino alle ore 18,00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi", si legge nella bozza. "Dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati", si legge ancora.

"Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze -specifica tra l'altro il Dpcm-. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 e 47.25 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00".

Chiudono barbieri e parrucchieri in zona rossa. "Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell'allegato 24", tra parentesi però è riportato che dall’"allegato 24 vengono eliminati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere".

Riaprono i musei e le attività culturali a partire dal 27 marzo, messa nero su bianco nella bozza. "A far data dal 27 marzo 2021 - si legge nel testo -, il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo". Riaprono nelle regioni in zona gialla anche cinema e teatri. "A decorrere dal 27 marzo 2021 - si legge nel testo - gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi".

E ancora: "Le attività potranno svolgersi a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento, approvati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e validati dal Comitato tecnico-scientifico, che indichino anche il numero massimo di spettatori per spettacoli all'aperto e di spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni" stabilite dal Dpcm.

"Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento": è quanto si legge nella bozza del nuovo Dpcm con le regole anti covid.

Fiere e discoteche chiuse anche in zona bianca. "Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all'aperto" in zona bianca, "comprese le manifestazioni fieristiche e i congressi nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso". E salta la stagione sciistica perché, secondo quanto riporta la bozza, le piste resteranno chiuse fino al 6 aprile.

E infine "sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all'interno di locali adibiti ad attività differente", specifica la bozza. "Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento. È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all'allegato 8", si legge ancora.

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