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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Carne "sintetica", la Fise dice No: "Una deriva inaccettabile"

La Federazione degli esercenti dell’alimentazione aderente a Confesercenti si oppone "ad un processo che mira a stravolgere il consumo alimentare e metterebbe a rischio il patrimonio agroalimentare italiano"

L'Italia ha detto No alla carne in vitro: con un disegno di legge del governo sarà vieta la produzione e la vendita di prodotti di "origine sintetica". Un provvedimento fortemente voluto dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida che si è dichiarato contrario alla carne prodotta in laboratorio in quanto "metterebbe in discussione il rapporto tra uomo e natura".

Non si discosta la posizione della Fiesa, Federazione degli esercenti dell’alimentazione aderente a Confesercenti: "la carne sintetica fa parte di un processo che mira a stravolgere il consumo alimentare e metterebbe a rischio il patrimonio agroalimentare italiano", dichiara in una nota il delegato Fiesa Confesercenti del Veneto Centrale Luca Pasin.

"Per il nostro paese, culla della dieta mediterranea e dei prodotti a denominazione protetta e controllata, è una deriva inaccettabile - continuano - Non possiamo accettare regole che vanno a penalizzare l'Italia e il nostro panorama produttivo. Bisogna difendere le nostre piccole imprese, il nostro mondo agroalimentare e la nostra filiera e noi, attività del commercio, dobbiamo essere al fianco dei nostri produttori e tutelare il buon cibo italiano, le nostre tradizioni enogastronomiche e delle eccellenze produttive. Dobbiamo essere uniti nel valorizzare il nostro territorio e difendere gli interessi delle nostre aziende".

E mentre la politica si interroga, la ricerca continua, anche in territorio italiano.

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