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Cane lasciato libero in montagna ne attacca un altro: l’appello dell’addestratrice cinofila

L'episodio è avvenuto sul monte Summano. Dopo l'aggressione è nato un battibecco

Durante una delle solite passeggiate con il cane, Nicoletta Megale, addestratrice cinofila Enci, si è trovata davanti agli occhi una questione per la quale si sta spendendo molto: lasciare i cani liberi di circolare in montagna. È un tema che non tocca la sensibilità di tutti. Questa volta, però, lei che è sempre molto attenta ha visto rimetterci uno dei suoi cani. 

«Ero in montagna con mio marito e i nostri due cani legati, la femmina la tiene sempre lui, il maschio io – racconta Nicoletta - Siamo arrivati nello spiazzo al termine del sentiero in cui si trova il bivacco, sul Monte Summano. C'erano 4 o 5 persone e un cane seduto vicino ai proprietari, ho dato per scontato che fosse legato, perché ho visto che indossava la pettorina. Sono passata a 5 metri circa per proseguire verso la vetta ma mi sono accorta subito che il cane aveva puntato il mio e si stava dirigendo verso di noi».

Nicoletta, essendo una persona formata ed esperta del settore, ha dato il tempo ai due cani per conoscersi. «Sono addestratrice quindi ho lasciato morbido il guinzaglio del mio – spiega -, pur tenendolo sempre, per lasciare che interagissero liberamente. Avevo, però, già letto i segnali nell'altro cane. Dopo i primi annusamenti vari il cane Pippo è partito e il mio avrebbe risposto se non fosse che per evitare conseguenze l’ho subito gestito in modo tale che fosse inoffensivo».

Dopo che il cane di Nicoletta è stato attaccato, l’altro è stato recuperato e legato dai proprietari, con i quali è iniziato un piccolo battibecco in cui Nicoletta ha ricordato che vige l’obbligo di portare i cani al guinzaglio. «Mi è stato risposto che il mio è grande, il loro no - racconta -. Quindi io devo metterlo al mio cane, ma loro no. A casa ho ricontrollato bene e ho trovato la ferita disinfettata e ora la monitoro per vedere se si infetta e necessita di antibiotico».

Nicoletta, inoltre, ha seguito un corso che si chiama Mountain dog walk, voluto e ideato da Ylenia Zampieron e che è nato proprio per sensibilizzare e responsabilizzare le persone alla corretta gestione del cane in montagna, con una parte teorica e una pratica anche di primo soccorso veterinario

fonte: Trentotoday

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