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Adunata alpini 2024, costituito il comitato d'onore: "Sarà l’apoteosi delle penne nere in Veneto"

Previsto l’arrivo di mezzo milione di persone in città. Stamane la firma in Regione del documento di adesione

"La 95esima adunata degli Alpini che si terrà a Vicenza a maggio sarà l’apoteosi degli Alpini nella nostra terra". Con queste parole il presidente della Regione del Veneto ha accolto, a Palazzo Balbi, i firmatari del documento di adesione al Comitato d’Onore della massima manifestazione alpina che, nel 2024, si terrà a Vicenza dal 10 al 12 maggio. Insieme al Governatore anno siglato il documento in veste di componenti del comitato: Sebastiano Favero, presidente dell'Associazione nazionale Alpini, Lino Marchiori, presidente della Sezione A.N.A. di Vicenza, Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza, Giacomo Possamai, sindaco di Vicenza, Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto.

"È uno di quegli eventi che ci fa dire che senza Veneto non c’è adunata e senza adunata non c’è Veneto -  ha sottolineato il governatore - non è solo una grande festa di popolo, è uno dei maggiori eventi nel panorama nazionale che è una grande opportunità anche economica per tutto il Veneto. È prevista una vera invasione pacifica con l’arrivo di mezzo milione di persone che per alcuni giorni si tratterrà. Dalle esperienze passate sappiamo che è un grande biglietto da visita per il territorio, sarà difficile trovare una camera libera a livello regionale considerato che molti alloggeranno anche a molte decine di chilometri di distanza da Vicenza. Il sostegno della Regione non manca, con un impegno di oltre 100 mila euro per la viabilità e, poi, con un finanziamento di 600mila euro, suddiviso nei bilanci 2023 e 2024, al comitato organizzatore. Per noi, per il nostro modo di considerare gli eventi, questo è uno dei più grandi che possiamo ospitare a beneficio del territorio come lo sono il giro d’Italia o le olimpiadi”.

Un’ultima considerazione il presidente Zaia la ha riservata al motto scelto dall’ANA per questa edizione dell’adunata: “Il sogno dell’Alpino: la Pace”. “Fa onore agli Alpini non essere un’associazione di guerrafondai ma di portatori di pace – ha detto - Questo motto deve far riflettere tutti, ricordando che purtroppo non ci sono solo la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente. Questi sono certamente due contesti di gravissima tensione ma nel mondo, in totale, sono una sessantina le situazioni di scontro bellico”.

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