Il presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto interviene sulla pretesa accampata dall'avvocato della società berica Gemmo spa finita al centro di una caso di omicidio colposo il cui processo peraltro è ancora in corso
Un quindicenne nel 2016 era rimasto folgorato nel piazzale della Chiesa Madre a Cavallaro di Gaggi in Sicilia. Per quell'incidente la presidente della impresa berica Gemmo, incaricata del servizio di illuminazione municipale, è finita a processo perché il decesso sarebbe colposo. Ma quando la difesa della manager e della ditta ha chiesto ad alcune testate di rimuovere dal web gli articoli dedicati a un procedimento tuttora in corso, accampando il rispetto del diritto alla privacy perché le notizie diffuse sarebbero «datate», i genitori del giovane scomparso hanno reagito appellandosi direttamente all'opinione pubblica