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Sfratti da via Divisione Julia: è polemica tra Sunia e Comune

Fulvio Rebesani, segretario del Sindacato inquilini, ha stigmatizzato i 23 sfratti avvenuti contemporaneamente in via Divisione Julia. l'assesore Giuliari si difende: "Era un caso di palese iniquità"

E' polemica tra Fulvio Rebesani, segretario del sindacato inquilini Sunia, ed il Comune di Vicenza. “Il 26 giugno si è tenuta un'udienza particolare avanti il giudice degli sfratti del Tribunale di Vicenza. Le AIM hanno raggiunto il “record di efficienza” nello sfrattare in un solo colpo ben 23 famiglie dagli edifici di via Divisione Julia - racconta Rebesani -  Le AIM gestiscono il patrimonio comunale e sono le mandatarie del comune di Vicenza: quindi una 'medaglia' va anche al sindaco Variati ed all'assessore alla casa Giuliari. Medaglie al merito per coloro che hanno colpito duramente i poveri e gli impoveriti".

"In parte sono cacciati per morosità, in parte per finita locazione - entra nel dettaglio il segretario - I contratti si rinnovano per legge se non c'è la disdetta; quanto alla morosità si tratta del motivo per cui molti di essi furono insediati in via Divisione Julia. A taluni è stato interrotto il piano di rientro che avevano concordato. Nessuno di essi è già sistemato: dove andranno? Tra gli sfrattati ci sono persone oltre 70 anni, poveri ed impoveriti, ex sfrattati messi in quegli alloggi dal comune come alloggi di emergenza: ti danno una mano ma l'altra, dietro la schiena impugna un bastone".

Al centro della vicenda ci sarebbe un'immobiliare di Verona, la Samar, che non avrebbe rinnovato il contratto di affitto stipulato con il Comune. Rebesani non usa mezzi termini: "Alla richiesta della Samar di ricevere i 24 alloggi -uno era sfitto- il comune non ha opposto resistenza. Avrebbe potuto costringere la ditta a sfrattarlo, quindi opporsi e far diventare politica una battaglia che è rimasta chiusa fra le carte del Tribunale. Niente, nessun resistenza. Sciascia classificava “ommeni”, “mezzi ommeni”, “omenicchi”, “ruffiani”, “quaraquaqua”: dove collochiamo il duo Variati-Giuliari? Nessuna resistenza alla pretesa della Samar: alla fine si tratta di vecchi, poveri ed impoveriti. Possono venire cacciati con 23 sfratti. Ricordiamocene!”.

L'assessore ai Servizi sociali, Giovanni Giuliari si difende: “Non voglio entrare in polemica con il Sunia, perché i fatti, da soli, smentiscono le accuse all’amministrazione e ad Aim Valore Città. Mi spiace comunque che il sindacato degli inquilini, da sempre coinvolto in tutte le politiche abitative proposte dall’amministrazione, tenti di dare una lettura molto diversa di come sono andate e stanno andando le cose"

"Il canone di locazione, convenuto in 216.943,92 euro annui più Iva e successive rivalutazioni Istat, è elevato - spiega l'assessore - Con la giunta ho pertanto condiviso la decisione di dare disdetta al contratto di locazione in essere, dando incarico al settore Servizi sociali e abitativi, in collaborazione con Aim Valore Città, di predisporre un apposito piano di mobilità e/o soluzioni contrattuali affinchè tutte le famiglie potessero trovare una soluzione alternativa. Si è inoltre deciso di avviare le procedure di fratto per gli inquilini morosi considerato che la morosità maturata ammontava a circa 150 mila euro”.

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