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La sfida di Otello Dalla Rosa: "Vicenza Capitale italiana della cultura 2022"

Per il candidato sindaco la città è pronta per portare avanti l'ambizioso progetto: "Il lavoro fatto negli ultimi anni ha trasformato Vicenza dandole un nuovo respiro turistico"

“Per un passato unico e visionario, incarnato in un patrimonio storico artistico eccezionale, patrimonio Unesco; per l’importante opera di sviluppo di un’economia della cultura, in corso in questi anni; per quella vocazione all’innovazione e alla internazionalizzazione che caratterizza da sempre il panorama delle imprese”.

Il candidato sindaco Otello Dalla Rosa ha sintetizzato così le motivazioni che sono alla base della sua proposta di candidare Vicenza come Capitale italiana della cultura 2022 definendo ieri il  percorso e annunciando che dovrà prendere il via il prima possibile "per mettere in rete le diverse realtà istituzionali e private del capoluogo e della provincia così da costruire un progetto condiviso di alto livello e in grado di valorizzare il patrimonio dell’intero vicentino"

“È prima di tutto una sfida - ha aggiunto Dalla Rosa -. Ma è una sfida che possiamo vincere perché il patrimonio architettonico e artistico della nostra città è unico e perché oggi Vicenza è una città viva, aperta e creativa. Il lavoro fatto negli ultimi anni sugli attrattori e sull’offerta culturale  ha trasformato Vicenza dandole un nuovo respiro turistico: le mostre in Basilica l’hanno portata nei grandi circuiti nazionali e internazionali e ora ogni anno vengono macinati record di presenze".

Per l'imprenditore l’idea della candidatura è uno dei punti cardine della sua proposta sulla cultura e "non ha l’obiettivo di una mera celebrazione dei fasti storici: bensì la valorizzazione della contemporaneità cittadina in relazione alla sua storia passata" che, secondo il candidato del centrosininstra, è "un’opportunità per tutta la città con benefici sotto il profilo turistico, economico, sociale e culturale. Sulla base dei dati delle città nominate capitali negli anni passati, si è stimato che ogni euro investito generi da 8 a 10 euro. Già oggi vediamo i frutti del lavoro strutturale fatto per la cultura e il turismo in città: è su queste basi solide che possiamo provare a spiccare un nuovo salto in alto”.

A sostegno della candidatura c’è infine lo snoccilamento dei numeri da parte del candidato sindaco: le presenze alberghiere (numero di notti trascorse in città) passate dalle 446.816 nel 2014 alle 564.456 nel 2016, per esempio, oppure gli incassi dei Musei civici raddoppiati in soli quattro anni e gli introiti derivanti dalla imposta di soggiorno aumentati del 50% tra 2014 e 2017.

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