Vicenza, il 3 aprile a Palazzo Leoni Montanari la poesia della Croazia
Venerdì 3 aprile, alle 18.30 nell’ambito di Poetry Vicenza alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari si apre una finestra sulla Croazia, un paese vicino eppure luogo ancora poco conosciuto ai più per quanto riguarda i suoi talenti poetici.
Dopo aver patito un regime ormai passato nell’immaginario d’una storia quasi mitica, ai tempi dei due blocchi dell’Est e dell’Ovest, gli scrittori croati, sono passati attraverso un interregno in cui le coscienze si sono dovute riadattare a un forte nazionalismo, anche foriero di aperture europee inaspettate. Il pacifismo, l’integrazione, la rinnovata apertura di arti, letteratura e turismo sono riusciti a penetrare soprattutto nelle coscienze di chi quella guerra l’ha combattuta e subita. È il caso di Tomica Bajsic, più volte ferito in guerra e poi risucchiato nell’impegno del PEN Club di Zagabria a promuovere messaggi di tolleranza con riviste, festival e pubblicazioni dal largo respiro internazionale. E di un intellettuale di caratura internazionale come Tonko Maroevic, che da esperto linguista e critico d’arte ha saputo intessere solidi rapporti con l’Italia e i suoi poeti.
La lettura di venerdì 3 aprile, agevolata anche da un nuovo progetto ministeriale della Croazia destinato allo scambio tra poeti e traduttori per la diffusione delle arti e della poesia in particolare, sarà incentrata sia sulla guerra e sul nuovo concetto d’identità nazionale sia sulla consapevolezza di essere uomini che anelano al trascendente, perfino nei momenti in cui sembra di essere bloccati nell’animalità d’un corpo terreno, pieno di bassi istinti, debolezze, naturali violenze.
I due poeti saranno affiancati dai curatori e traduttori Aleksander Naumow (coadiuvato per le traduzioni da Alessandra Andolfo) e Marco Fazzini, colleghi presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il parallelo percorso musicale di questo evento sarà del tutto particolare, con il pianista Danilo Memoli che eseguirà musiche tradizionali tratte dal repertorio di Vlaho Paljètak (1893–1944).