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Vicenza colpita dal nubifragio, l'esperto: «Ecco perché sta succedendo»

Una giornata da dimenticare per Vicenza e per il Veneto. Quasi 500 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta la regione per allagamenti e alberi abbattuti. E i meteorologi avvertono: "Non è finita"

Il giorno dopo la tempesta che si è rovesciata ieri sulla città di Vicenza si fa ancora la conta dei danni, con le squadre dell'Amcps al lavoro anche nella mattinata di mercoledì. Molti gli alberi abbattuti in città, in una situazione di emergenza che - nella serata di martedì, ha portato il Comune ad aprire il Coc a Palazzo Trissino. Monitorati i luoghi critici attraverso interventi coordinati tra Comune, polizia locale, Protezione civile. Amcps e Vigili del fuoco.

Nel dettaglio, viale Giuriolo e via Rodolfi ieri sera erano state chiuse (poi riaperte verso le 22:30) per la presenza di alberi caduti a causa del forte vento e della pioggia che impediscono il passaggio delle auto. Altre strade della città in cui si sono verificate difficoltà sono viale Eretenio, via Quadri, via Ragazzi del 99, strada di Bertesina, strada Postumia, via G. G. Trissino, strada Marosticana in zona Polegge e nel quartiere di Maddalene. Danni anche all’ingresso del Cimitero Maggiore.

I parchi storici della città – Parco Querini, Giardino Salvi e parco di Villa Guiccioli - sono stati chiusi già nel tardo pomeriggio di ieri e rimarranno chiusi anche nella giornata di oggi in via cautelativa. A Campo Marzo non si contano i grossi rami a terra e gli alberi sradicati. Si sono verificati dei danni alla cupola della chiesa di Santo Stefano.

Il maltempo ha colpito anche il Basso vicentino, il Bassanese e l’Est Vicentino. Da Motta di Costabissara a Monteviale, da Arcugnano a Isola Vicentina fino ai paesi lungo la Riviera Berica e a Sarego molte le strade allagate e gli alberi caduti. Nell'hinterland di Bassano di Grappa, particolarmente colpita Rossano Veneto e Cassola, con canali esondati e piante a terra. Tutto il Veneto, è stato però colpito violentemente e in particolare le province di Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. 

Alle 21.30, di martedì erano 250 le richieste d’intervento ancora da evadere a fronte delle 300 operazioni già eseguite nella giornata dai vigili del fuoco per il maltempo. Interventi soprattutto dovuti al taglio di rami, alberi e pali pericolanti e rimozione di elementi pericolosi. Il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco è stato rinforzato con il richiamo di personale libero dal servizio e trattenimento in turno del personale smontante. Il bilancio dei pompieri, alla fine di una giornata durissima, è stato di 58 interventi chiusi a 80 da evadere a Vicenza, 63 chiusi e 74 da evadere a Padova, 78 chiusi e 55 da evadere a Treviso, 70 chiusi e 9 da evadere a Venezia. 

Tutto il Nord Italia è stato bersagliato da rovesci e temporali anche di forte intensità ormai da diversi giorni. «Tutta colpa di una situazione bloccata ormai da fine giugno, fatta eccezione per una breve parentesi la scorsa settimana, che vede l’anticiclone africano disteso al Centrosud, dove il clima si mantiene molto caldo, opprimente e afoso, con elevato disagio fisico, mentre il Nord rimane ai margini dell’alta pressione” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara  - Proprio le regioni settentrionali risultano così essere terra di scontro tra il caldo africano, carburante per i forti temporali, e le infiltrazioni d’aria più fresca e instabile di origine atlantica, pilotate da vortici in azione sul Centronord Europa. Un mix in alcuni casi esplosivo che genera fenomeni locali ma talora violenti, a carattere di nubifragio, con grandine anche di dimensioni eccezionali, raffiche di vento e in alcuni casi tornado».

«Le supercelle temporalesche interessano soprattutto la Valpadana, enorme serbatoio di aria calda e umida, che favorisce le grandinate di grosse dimensioni, come accaduto frequentemente tra Emilia, pianura lombardo-veneta e piemontese” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “Nel frattempo Alpi e Prealpi rimangono bersaglio di piogge spesso molto abbondanti: emblematico il caso del lago di Como, dove attualmente è in corso un dissesto idrogeologico, causato da piogge eccezionali con accumuli di 300mm in tre giorni, vale a dire tre volte la pioggia attesa in tutto il mese di luglio». 

Il metereologo avverte: "Non è finita, altri forti temporali in prospettiva"«Questo setup meteorologico andrà avanti anche nei prossimi giorni. Dopo una breve tregua giovedì e venerdì, nel prossimo weekend infatti sono attesi ulteriori forti temporali, mentre al Centrosud continuerà a fare molto caldo. Questa situazione si potrebbe protrarre anche nella prima decade di agosto, pur con delle modulazioni», concludono da 3bmeteo.com.

Nubifragio a Vicenza: alberi caduti in città

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