Maccheariachefa: i fumetti in difesa dell’ambiente
Una mostra dove sono presenti 150 tavole disegnate dai più grandi maestri del fumetto che raccontano in maniera semplice ma molto diretta le varie tematiche ambientali
Quando fumetti e ambiente diventano una cosa sola. A Palazzo Fogazzaro di Schio lo scorso 9 agosto è partita una mostra molto particolare: si chiama “Maccheariachefa” ed è organizzata da Aboca e Cooperativa Raccolto. Si tratta di 150 tavole disegnate dai maggiori maestri del fumetto che raccontano in maniera semplice ma molto diretta le varie tematiche ambientali. Tra le firme più importanti del fumetto e della satira si potranno apprezzare Milo Manara, Altan, Bruno Bozzetto, Massimo Bucchi, Andrea Pazienza, Sergio Staino e molti altri. Ospite d’eccezione il maestro Silver creatore di Lupo Alberto.
La mostra intende sviluppare i temi legati all'ambiente, dalla tutela alle sue criticità, in maniera originale e divertente, suggerendo nuovi stili di vita più eco sostenibili e contribuendo alla diffusione di una maggiore coscienza sulle problematiche ambientali come inquinamento atmosferico, scorie radioattive, rifiuti, detriti organici, raccolta differenziata. Un modo certamente inedito di trattare queste importanti tematiche ma che certamente sa arrivare in maniera più diretta nel cuore della gente. Il fumetto, infatti, ha quella peculiarità che altre forme comunicative non hanno e cioè individuare e sintetizzare quelle particolari problematiche della quotidianità, come quelle ambientali, alle quali siamo talmente abituati, proprio perché ce le abbiamo sempre sotto gli occhi tutti i giorni, e che rischiamo di non vedere più per quello che sono realmente.
La spazzatura abbandonata per le strade, giardini pubblici molto spesso trattati come vere e proprie pattumiere, spiagge piene di mozziconi di sigarette: tutto questo ci è talmente troppo normale da non destare in noi il giusto fastidio per tale comportamento. Il fumetto riesce allora a riportare alla luce contraddizioni che l'abitudine ci tiene nascoste. E soprattutto di far riflettere sui problemi che affliggono il nostro pianeta.
La mostra, a ingresso libero, resterà aperta al pubblico fino al 22 settembre.