rotate-mobile
Scuola

Università, Zaia contro il numero chiuso

Il governatore del Veneto si dichiara in sintonia con il collega della Toscana a proposito della bocciatura da parte del Tar del Lazio dell'introduzione del numero chiuso nella facoltà di studi umanistici dell'Università Statale di Milano

“Lo sostengo da anni: il numero chiuso all’università è un grande errore e non serve a nulla. Anzi porta ad avere laureati meno preparati e competitivi”.

E’ quanto ribadisce il governatore del Veneto, dichiarandosi in sintonia con il collega della Toscana a proposito della bocciatura da parte del Tar del Lazio dell'introduzione del numero chiuso nella facoltà di studi umanistici dell'Università Statale di Milano.

“Test d’ingresso nei quali ti chiedono il colore del cavallo di Napoleone o altre amenità del genere non servono certo a selezionare i medici o gli ingegneri del futuro – afferma il presidente del Veneto – Credo che invece l’università dovrebbe dare a tutti l’opportunità di iscriversi e applicare la vera selezione durante il corso di studio. Il sistema del numero chiuso, paradossalmente produce l’effetto opposto, perché porta ad essere meno selettivi negli anni successivi: le università hanno bugdet, vincoli di benchmark e di numeri di iscritti e, per evitare di aver sempre meno laureati e di perdere punti in classifica, assegnino il diploma finale anche chi vi arriva con qualche ‘spinta’. Spero che, di fronte alla carenza di laureati nel nostro paese, si abbia il coraggio di legiferare per cambiare le regole di accesso al sistema universitario”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Università, Zaia contro il numero chiuso

VicenzaToday è in caricamento