rotate-mobile
La ricerca ha prodotto 1042 risultati per 70 pagine. Vedi anche la location ponte bassano
Ricerca Avanzata
Caso Baxi? «La giunta è stata superficiale e poco trasparente»

Caso Baxi? «La giunta è stata superficiale e poco trasparente»

Dopo la bocciatura di una importante delibera di urbanistica dovuta alle defaillance interne alla maggioranza di centrodestra, i componenti del direttivo della civica Bassano per tutti», puntano l'indice sul sindaco Pavan e sugli aspetti meno chiari del piano proposto anche dal gruppo Pengo il cui atteggiamento con l'amministrazione è stato bollato come «ricattatorio». Frattanto i lavoratori sono pronti alla protesta affinché sia garantita una soluzione per l'ampliamento della industria metalmeccanica

Il piano Pengo finisce ko. Esultano i comitati: l'ira di Confindustria

Il piano Pengo finisce ko. Esultano i comitati: l'ira di Confindustria

Durante una drammatica seduta il consiglio comunale della città del ponte, ormai spaccato a metà, boccia un documento di indirizzo che era il prodromo ad una maxi variante urbanistica in zona San Lazzaro caldeggiata dalla Baxi caldaie, dagli industriali, dal sindaco, dall'assessore regionale al lavoro, nonché da Cisl e Uil. E adesso volano gli stracci fra chi sosteneva il progetto e chi lo aveva bollato come una speculazione fondiaria di bassa lega

Variante Pengo: voto rovente

Variante Pengo: voto rovente

Nella città del Ponte il complesso piano urbanistico sostenuto dai privati, caldeggiato da Cisl, Uil e Confindustria con l'appoggio dell'assessore Viero viene però bollato dai comitati come speculazione edilizia «di bassa cucina». L'aula dovrebbe decidere a breve a meno di sorprese: frattanto si parla anche di avance sotterranee indirizzate ad alcuni componenti della opposizione di centrosinistra

Dalla associazione Aria ennesimo no alla diga sul Vanoi

Dalla associazione Aria ennesimo no alla diga sul Vanoi

Il gruppo molto attivo nella città del Ponte chiude la porta al progetto dopo il niet di Ev e di altri detrattori. A favore dell'opera si erano espressi l'amministrazione locale e quella di Romano. Il bacino è fortemente voluto in primis dalla Regione Veneto e dal Consorzio Brenta per combattere la penuria d'acqua nei comprensori: ma il Trentino, che sulla carta non era «stato informato», si oppone per gli elevatissimi rischi idrogeologici

VicenzaToday è in caricamento