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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Grumolo delle Abbadesse

Né «illegittimità» né «incoerenza» per quella «archiviazione»

Secondo il Guardasigilli la decisione della procura romana di interrompere l'azione penale nei confronti del presunto omicida di Luca Ventre per improcedibilità è corretta. Il caso era stato sollevato dall'onorevole Ascari dopo le doglianze della madre della vittima, la vicentina Palma Roseti: a breve però potrebbe giungere la replica della parlamentare del M5S

La richiesta di archiviazione per improcedibilità «avanzata dalla Procura della Repubblica di Roma» in relazione al presunto omicidio di Luca Ventre nel cortile della ambasciata italiana a Montevideo in Uruguay «non presenta profili di illegittimità o di incoerenza»: pertanto non c'è bisogno di avviare una azione disciplinare nei confronti dei magistrati che hanno a che fare col fascicolo. È questa la risposta del Guardasigilli Carlo Nordio ad una interrogazione della deputata modenese Stefania Ascari in relazione alla morte del giovane imprenditore avvenuta nel gennaio 2021 sulla cui vicenda la madre, la vicentina Palma Roseti, da mesi e mesi chiede di conoscere «la verità». Ascari, che aveva presentato la interrogazione a metà febbraio, ha ricevuto nelle sue mani la risposta scritta da parte di Nordio proprio «ieri 4 aprile». A procedere inizialmente nei confronti del sospettato, il poliziotto uruguaiano Ruben Eduardo Dos Santos Ruiz era stata giustappunto la procura della capitale, competente per questo tipo di reati avvenuti fuori dalla Penisola.

Nel febbraio di quest'anno la deputata del M5S (che siede in commissione giustizia peraltro), assieme al collega di gruppo Gaetano Amato, con una lunga interrogazione aveva chiesto al ministro della giustizia se ci fossero zone d'ombra rispetto all'operato della procura romana anche in relazione alle critiche al vetriolo espresse nei confronti di quest'ultima dalla madre di Luca Ventre. Quest'ultima, che vive a Grumolo delle Abbadesse nel Vicentino, a fine gennaio davanti alle telecamere di Vicenzatoday.it espresse senza giri di parole il suo disappunto tanto da spingere Ascari e Amato ad interrogare Nordio. Il quale spiega che la conclusione cui è giunto il pubblico ministero romano Sergio Colaiocco «è pienamente conforme alla giurisprudenza della Corte di Cassazione».

Il magistrato anche sulla scorta delle indagini condotte in loco dalla famiglia Ventre, aveva individuato come principale indiziato per l'appunto Dos Santos Ruiz. Dalle immagini accluse al fascicolo si vede lo stesso Dos Santos Ruiz, un poliziotto uruguaiano presente quel giorno nel cortile dell'ambasciata in circostanze ancora da chiarire, stringere Luca Ventre con una manovra coercitiva. Manovra che secondo le ricostruzioni della famiglia e in parte della procura romana causerà la morte del giovane. La quale per i detrattori della condotta del poliziotto uruguaiano costituisce la premessa di un «omicidio», lettura che però è contestata dalle autorità uruguaiane, che a quanto è dato sapere poi non si sono espresse per la estradizione. Rispetto alla risposta di Nordio, potrebbe giungere a breve la replica di Ascari. Più in generale è da un paio d'anni che la polemica ha fatto capolino sui media, anche nazionali: suscitando non poco risentimento presso l'opinione pubblica. In passato Roseti era stata molto severa anche con la diplomazia italiana.

LEGGI L'INTERROGAZIONE DI ASCARI E LA RISPOSTA DI NORDIO

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