rotate-mobile

VIDEO | Uno dei truffati dai crac bancari «potevo essere io»

Antonio Albanese regista di «Cento domeniche» parla del film dedicato ai collassi delle ex popolari che hanno investito il Nordest nonché il resto del Paese

«Cento domeniche» è il film uscito in questi giorni nei cinema di tutta Italia, un film nel quale Antonio Albanese si è cimentato sia come regista che come attore principale. Sabato 25 novembre il lavoro dell'artista lombardo è stato protagonista di una proiezione speciale al cinema del Patronato Leone XIII. A Vicenza e nel Veneto il caso dei crac bancari che ha investito le ex popolari attorno al 2015 è un tema ancora sentitissimo e ancora non completamente superato. «Una sera - spiega il regista di Olginate nel Lecchese, stavo guardando una trasmissione dedicata a questo tema e ho capito che uno di quei lavoratori truffati potevo essere io». Albanese, che in questi giorni, è molto presente sui media proprio in ragione della accoglienza estremamente positiva registrata sia dal pubblico che dalla critica, si è molto soffermato sul tema della «fiducia tradita» dei risparmiatori. «Dobbiamo imparare da drammi come questo, ma seriamente perché oltre all'aspetto economico c'è il dolore inflitto alla vita di tutti i giorni nonché ai piccoli sogni di operai e artigiani che sono la vera spina dorsale di questo Paese» aveva detto l'attore proprio dopo la proiezione del film al Leone XIII scatenando gli applausi di una platea commossa anche perché tra il pubblico tantissime erano le famiglie colpite dai tracolli di Veneto banca e Banca popolare di Vicenza. Una platea che ha molto apprezzato che dal brevissimo elenco fatto da Albanese mancassero gli imprenditori, quantomeno i grandi. Che a causa dei finanziamenti ricevuti senza merito creditizio sono stati una delle cause principali del collasso di Veneto Banca e BpVi. Il lavoro di Albanese, senza alcuna concessione alla spettacolarizzazione, ricostruisce in modo minuzioso il percorso fatto di ansia, senso di solitudine e di estraniamento patito da chi negli anni aveva affidato alle ex popolari tutti i propri averi finendo poi stritolato dagli ingranaggi delle delle truffe. A partire dal meccanismo «infernale delle baciate» ovvero quello per cui surrettiziamente venivano offerte ai clienti azioni delle popolari in cambio di prestiti. Una pratica illecita che ha mandato sul lastrico intere famiglie.

LEGGI L'APPROFONDIMENTO

Si parla di

Video popolari

VIDEO | Uno dei truffati dai crac bancari «potevo essere io»

VicenzaToday è in caricamento