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Domenica, 28 Aprile 2024

VIDEO | Superare le democrazie «di facciata»

Ospite a «Lanerosse» nell'Alto vicentino, il ricercatore Patrick Zaki parla della sua detenzione in Egitto, del suo ultimo libro, nonché di come ci si possa battere per i diritti umani

Patrick Zaki è l'attivista egiziano che per le gli addebiti mossigli dalle autorità del Cairo ha dovuto scontare nel Paese nordafricano una pena di quasi due anni. Più nel dettaglio la magistratura gli contestava la «diffusione di notizie false dirette a minare la pace sociale», «incitamento alla protesta sociale senza permesso», «istigazione a commettere atti di violenza e terrorismo», «gestione di un account social che indebolisce la sicurezza pubblica» e «appello al rovesciamento dello Stato». Si tratta di addebiti pretestuosi e di natura politica, questa la difesa dello stesso Zaki e di un pezzo della comunità internazionale: che per anni ha sostenuto la causa del giovane. Della sua vicenda si è occupato Gianluca Notari con un servizio pubblicato da Bolognatoday.it non più tardi del 23 luglio dell'anno scorso.

Zaki, molto noto a Bologna nella cui università ha frequentato un master e dove ha sta iniziando un percorso come ricercatore, dopo aver patito un periodo di carcerazione preventiva, poco prima di cominciare a scontare definitivamente la pena è stato graziato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi. Due giorni fa Zaki, in provincia di Vicenza, è stato ospite della rassegna culturale scledense Lanerosse (che peraltro in queste ore ha diramato una nota a commento della tre giorni organizzata nell'Alto vicentino). Durante quell'appuntamento il ricercatore ha parlato del suo caso, del suo modo di intendere la nozione di diritti umani.

Però ha pure approfondito la questione dibattuta del rapporto tra regimi autoritari e democrazie. Secondo il 32enne egiziano, ormai bolognese d'adozione, si tratta di un rapporto che va sondato con attenzione: perché spesso cela una contrapposizione, in certi momenti fittizia, tra democrazie di facciata e regimi autoritari tout-court (occorre «superare le democrazie di facciata»). Questa riflessione è stato uno dei momenti salienti dell'intervista che lo stesso Zaki ha rilasciato ai microfoni di Vicenzatoday.it. Ma c'è di più. Sempre ai microfoni di Vicenzatoday.it Zaki spiega di voler rimanere nel Belpaese perché ormai si sente parte della comunità italiana. Non sono poi mancati i riferimenti al libro scritto dall'attivista e pubblicato l'anno passato da La nave di Teseo.

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