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sui fatti di genova del g8 non si puo' stare senza se e senza ma...

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VicenzaToday

LA CONDANNA PER TORTURA DELLA CORTE EUROPEA E' UN ERRORE

Probabilmente con queste poche righe mi catturerò le critiche di molti, sopratutto tra gli elettori di Destra e dintorni, ma non è mai stata mia abitudine esprimermi per il semplice scopo di compiacere qualcuno. Si è discusso in questi giorni sui gravi fatti del luglio del 2001 di Genova‬ durante il G8‬ e in particolare sull'assalto alla scuola ‪‎Diaz avvenuto‬ dopo 2 giorni di scontri e devastazioni e un ragazzo morto.

Chi è abituato a scendere in piazza per manifestare le proprie idee come il sottoscritto, conosce bene cosa significa la gestione dell'ordine pubblico per cui non mi risulta difficile affermare che in quei giorni qualcosa non ha funzionato.
A Genova -al netto delle violenze organizzate in modo scientifico da alcuni gruppi organizzati di manifestanti- è successo qualcosa di molto strano e di stomachevole.
Dai commenti che ho letto sui vari social network e in particolare su facebook‬ si capisce che anche aDestra‬ molti ragionano più per risentimento che con raziocinio.
Sommessamente mi sento di ricordare che ad essere più realisti del re non si fa mai una bella figura ma è una questione di stile prima che di punti di vista.

Comunque, avendo avuto per ragioni inerenti la politica qualche rapporto con le forze di polizia, posso testimoniare di come e quanto accaduto a Genova abbia sconvolto e schifato anche loro stessi.
Qui non si discute sulle devastazioni cercate e ottenute da taluni gruppi che conosciamo bene e che mi vedranno sempre dall'altra parte della barricata ma su come è stato gestito l'ordine pubblico fino al drammatico assalto alla Diaz senza considerare il trattamento ricevuto dai fermati presso la caserma di Bolzaneto.
Un vero e proprio disastro! e a dirlo non sono solo io ma molti funzionari di polizia.

Capitolo a parte riguarda invece la sentenza della Corte europea. Non mi trovo d'accordo sulla definizione di tortura per spiegare le violenze: un pestaggio per quanto accanito è altra roba dalla tortura, un concetto che dovrebbe essere pacifico ma anche su questo si è fatta molta confusione.
Detto ciò, stare al fianco delle Forze dell'Ordine e del loro lavoro è sacrosanto, ma non credo sia da Uomini di Destra né di buoni cittadini tacere sulle violenze perpetrate dagli agenti (seppur in un contesto esplosivo e difficile da gestire), anche se le vittime erano miei avversari o nemici come dir si voglia.

Questo non significa mettere in second'ordine i responsabili delle devastazioni che hanno reso Genova un campo di battaglia, anzi. Significa non mettere la testa sotto la sabbia per partito preso, significa cercare di essere obiettivi tenendo conto delle informazioni venute a galla in questi anni e valutarle con fredda lucidità anche se dall'altra parte c'erano gli "odiati" sinistrorsi.

Alex Cioni

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