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Donazzan sul manifesto "pulp": "Rappresenta la cruda verità"

Dopo la dissociazione del segretario provinciale Sergio Berlato, un altro esponente di spicco del Pdl berico prende posizione sui manifesti con Variati accostato all'omicidio di Campo Marzo: "Crudi ma veri"

"Ho visto i manifesti. Mi sembra semplicemente che si rappresenti la verità, che è drammaticamente cruda". E' il commento di Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all'Istruzione, Formazione e Lavoro,  a proposito della polemica relativa ai manifesti del PdL sulla sicurezza a Vicenza, che ha già portato alla dissociazione del segretario provinciale del partito, Sergio Berlato.

"Un omicidio durante la festa dei Oto - prosegue Donazzan -, in una zona e in un momento tradizionalmente frequentato dalle famiglie, è qualcosa di drammatico e incredibile. Chi si scandalizza per l'immagine avrebbe dovuto frequentare le giostre quel giorno... Allora sì che sarebbe stato da rimanere scioccati". "A Vicenza - sottolinea l'assessore regionale - alcune zone sono a rischio, oggettivamente pericolose, ed è anche per questo che con altri amici che amano Vicenza abbiamo deciso di aprire la nostra Casa (sede di Amo il Veneto) in piazzale Giusti, per essere un presidio anche fisico di legalità".

"Trovo invece scandaloso - conclude Donazzan -, che in Amministrazione a Vicenza si violi l'art. 21 della Costituzione (tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione) e il tentativo di censura preventiva fatta da Amcpsac, azienda a partecipazione comunale che 'passa' le veline al governo cittadino. Per che cosa? Un'approvazione preventiva? Informazioni segrete? Tutto tranne il rispetto per la libertà di espressione di eletti legittimamente e democraticamente dai cittadini di Vicenza". Bulgarini: "Nessuna censura"

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