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Quero: "Pellizzari ha insabbiato i dati sulla falda"

Il commento di Matteo Quero, consigliere provinciale del PD, sulla vicenda dell’innalzamento della falda nell’area Dal Molin, sulla quale è stato domandato in più occasioni un chiarimento alla Provincia

Il consigliere provinciale del PD accusa l’assessore Pellizzari di aver insabbiato i dati relativi alla falda Vicenza – “Quello che oggi leggiamo sui giornali la Provincia lo sa dal 5 marzo. Per questo ritardo ingiustificato c’è una sola spiegazione: l’assessore Pellizzari ha consapevolmente tenuto tutti all’oscuro di quanto stava accadendo. D’ora in poi potremo chiamarlo impaludatore”. IL PARCO DELLA PACE E' UNA PALUDE

Questo il commento di Matteo Quero, consigliere provinciale del PD, sulla vicenda dell’innalzamento della falda nell’area Dal Molin, dovuta probabilmente alla massa costruttiva della base militare e sulla quale è stato domandato in più occasioni un chiarimento alla Provincia in base alle competenze riconosciutele dalla Vinca. “Nell’accordo stabilito con la Valutazione di Incidenza Ambientale – precisa Quero – tra le prescrizioni figurano proprio le analisi periodiche sullo stato della falda nell’area del cantiere. Il Comune di Vicenza ha rinnovato la propria richiesta di verifica dei dati già a febbraio, ma i dati arrivano solo oggi e quasi certamente non per spirito di altruismo della Provincia. Mi sono rivolto all’assessore Pellizzari in almeno due occasioni ufficiali depositando altrettante interrogazioni in cui chiedevo ragione dello stato della falda acquifera alla luce delle numerose segnalazioni di criticità. E come non bastasse ho sempre domandato a Pellizzari la disponibilità di dati che potessero agevolare un’indagine accurata dell’eventuale presenza di agenti inquinanti e dello stato di impermeabilizzazione del terreno.

Ho sempre ottenuto- afferma Quero - grandi rassicurazioni e poche certezze: per tutta risposta scopro oggi dalla stampa locale che nell’area dove dovrebbe sorgere il futuro parco della Pace vi sono affioramenti d’acqua che causano stagni e acquitrini. E cosa ancora più grave – sottolinea Quero – è che questi dati sono nelle mani della Provincia da almeno 3 settimane e finora Pellizzari ha pensato bene di comunicarlo solo con nota riservata al Comune. A questo punto si rendono necessari lavori di movimento terra per il ripristino delle canalizzazioni di scolo. Ma questo non basta - conclude Quero – chiedo anche che siano resi pubblici i dati sull’acqua per scongiurare ulteriori spiacevoli sorprese nel prossimo futuro. Questa vicenda ci insegna comunque qualcosa: sicuramente che la fragilità idraulica rende necessario accantonare una volta per tutte l’idea di far sorgere li la futura sede della costruzione civile. Ma soprattutto che un assessore incapace di mettere gli uffici in condizioni di estrapolare i dati cartacei, dovrebbe porsi la domanda sul perché sta ricoprendo il ruolo di assessore, prima di scaricare il barile sporgendo denuncia contro il commissario Costa. Invito personalmente l’assessore Pellizzari a dimettersi per lasciare il posto a chi più di lui sarà in grado di offrire delle risposte”.

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