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Antimafia, Pretto «nel comitato» che monitora i rapporti tra cosche e massoneria

Il deputato leghista è stato nominato nell'organismo che in seno alla commissione bicamerale studia un ambito «delicatissimo» ossia quello delle connessioni tra i clan e le logge: a breve sarà anche pubblicato anche un vademecum sui beni confiscati alla criminalità organizzata

I vertici della commissione antimafia di cui è membro dall'inizio della legislatura hanno proposto al deputato maranese Erik Pretto di entrare a far parte, sempre in seno alla medesima commissione, «del Comitato sui rapporti tra criminalità organizzata e logge massoniche». Si tratta di una proposta, «che è stata accettata dopo una breve ma intensa riflessione», la quale era stata indirizzata al deputato «molto di recente» anche alla luce «dei risultati ottenuti come presidente del comitato per l'analisi delle procedure di gestione dei beni confiscati e sequestrati alle mafie, comitato il cui lavoro di indagine - spiega ai taccuini di Vicenzatoday.it l'onorevole dell'Alto vicentino - si sta concludendo dopo aver svolto oltre quaranta audizioni e con la previsione di redigere a breve la relazione finale che contempli anche un vademecum dedicato alle amministrazioni locali».

Il comitato guidato dal parlamentare dell'Alto vicentino, spiega quest'ultimo ai microfoni di Vicenzatoday.it, «si prefigge di analizzare l'infiltrazione nelle logge massoniche degli appartenenti alla criminalità organizzata», valutando la consistenza del fenomeno «e la pericolosità nei diversi territori, a seconda delle differenti connotazioni delle singole logge. «La commissione bicamerale antimafia - fa sapere ancora il maranese - è un organo tanto delicato quanto importante che deve operare sempre al meglio e per il bene del Paese al di là della colorazione politica dei suoi componenti». Il deputato rimarca questi concetti anche alla luce «delle numerose notizie di cui i media veneti hanno dato parecchio risalto proprio in relazione alla capacità pervasiva e di penetrazione che i clan hanno dimostrato negli anni nei territori del Nordest e non solo».

Poi un'altra considerazione: «Come è noto, la massoneria è un'associazione su base iniziatica ed è costituita da logge, cioè gruppi organizzati di persone che operano insieme con gli stessi scopi e ideali a livello internazionale, spesso dando origine a lobby che diventano luogo di scambio di favori e raccomandazioni tra i loro appartenenti.  È in questo ambito che si inserisce l'attività del Comitato sui rapporti tra criminalità organizzata e logge massoniche, in quanto è ormai documentato attraverso numerose indagini che Cosa nostra e la 'ndrangheta sono cresciute proprio grazie alla massoneria, poiché all'interno delle logge massoniche si ritrovano anche componenti della criminalità organizzata».

GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A ERIK PRETTO

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