"Di Che Fate Maraviglia?": Vinicio Capossela al Teatro Olimpico di Vicenza
Mercoledì 24 maggio alle 21 il cantautore Vinicio Capossela si esibirà nel concerto-spettacolo "Di Che Fate Maraviglia?" al Teatro Olimpico di Vicenza per uno degli appuntamenti più attesi del Festival Biblico 2017 (18-28 maggio). Un cammino musicale con apparizioni e disparizioni del sacro "on the road" insieme ai musicisti Giovannagelo De Gennaro, Peppe Frana, Peppe Leone, Vincenzo Vasi. Regia del suono di Taketo Gohara. Ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti: prenotazione on-line entro il 23 maggio. Al momento non ci sono posti disponibili, ma si può richiedere di essere inserito in lista d’attesa, scrivendo a info@festivalbiblico.it.
Da www.festivalbiblico.it: «Credo che la meraviglia e il terribile siano le sponde tra le quali ondeggia il mare del Sacro. L'apparizione e la disparizione sono il premio del viandante. Solo mettendosi in cammino si possono incontrare. Dunque mettiamoci per strada e andiamo a incontrare i prodigi degli insonni! Le scritture ne sono piene, e ci accompagneranno a rileggere il mondo. La presenza del sacro ingrandisce il mondo. Non è cosa da relegare a un singolo culto, è piuttosto un rapporto dell'uomo con gli elementi e degli elementi con l'uomo. Un rapporto che da profondità alle cose. Una necessità nata con l'uomo che può essere usata terribilmente o meravigliosamente. Dal culto dell'ospite in cui può celarsi la divinità al dio severo e terribile, dal panteon politeista all'asina di Balaam, dal drago cinese nascosto nel lago alle premonizioni della notte di San Giovanni, dalla sacralità popolare ai videomessaggi intregralisti. Questo cammino musicale vuole essere una viandanza tra le apparizioni e le disparizioni del sacro nella nostra cultura. Non ha la pretesa di fornire nulla di specialistico, ma di godere insieme di qualche prodigio sottratto alla dittatura dell'attualità, in compagnia di un manipolo di musicisti camminatori in un repertorio che alterna esecuzione musicale a racconto. Portarsi qualche frammento di scritture nel marsupio per ripopolare il mondo di premonizione, animali biblici, ritualità e profanazione. In altre parole, restituzione all'uso del "maltolto"» (Vinicio Capossela).
VINICIO CAPOSSELA: è un cantautore, polistrumentista e scrittore italiano, nato ad Hannover in Germania il 14 dicembre 1965 da genitori di origine irpina (il padre Vito è di Calitri, la madre di Andretta). Viene chiamato Vinicio, pur non essendo questo uno dei nomi della tradizione familiare, come omaggio al celebre fisarmonicista Vinicio, autore di molti dischi per la Durium negli anni sessanta, di cui il padre è fan. Torna poco dopo in Italia con la famiglia. Cresce artisticamente nei circuiti underground dell'Emilia-Romagna, fino ad essere notato da Francesco Guccini, che lo porta al Club Tenco che lo lancia. Il nuovo millennio lo avvicina molto alla sua terra d'origine, l'Irpinia, e questo amore reciproco con la gente del luogo si concretizza con la cittadinanza onoraria concessagli dal comune di Calitri. Debitore nella sua visionarietà poetica verso gran parte della letteratura del Novecento, Capossela ha anche scritto alcuni libri, tra cui "Non si muore tutte le mattine" uscito nel marzo 2004 e "Il paese dei coppoloni" del 2015. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con quattro Targhe Tenco. (tratto da www.wikipedia.org).