Comicità e Shakespeare, gli spettacoli di gennaio del Teatro Comunale di Lonigo
Con il classico della comicità Se devi dire una bugia dilla grossa, giovedì 27 gennaio (alle 21) prosegue la stagione teatrale al Comunale di Lonigo.
In calendario un vero evergreen, un cavallo di battaglia della “ditta” Dorelli, Quattrini e Guida. Dalla prima rappresentazione avvenuta nel 1986, la celebre commedia che Ray Cooney ha messo in scena allo Shaftesbury Theatre, ha fatto il giro del mondo, è stata applaudita e ripresa moltissime volte. L’edizione che Ginevra Media Production propone nella città leonicena è un omaggio a Pietro Garinei (Trieste 1919) a poco più di cento anni dalla nascita: all’indimenticabile uomo di teatro si deve la regia originale del primo fortunato allestimento della pièce.
La versione italiana, rinfrescata e attualizzata da Iaia Fiastri con la nuova messa in scena di Luigi Russo, vanta un cast d’eccezione: Paola Quattrini (nel ruolo della moglie dell’onorevole, Natalia), Gianluca Ramazzotti e Antonio Catania. Lo spettacolo vede inoltre la presenza di Paola Barale nel personaggio di Susanna Rolandi già interpretato da Gloria Guida e Anna Falchi. Tra gli attori anche Nini Salerno, Marco Cavallaro, Alessandro D’Ambrosi, Cristina Fondi, Sara Adami, Ilaria Canalin.
L’allestimento della commedia trae ispirazione da quello originale con il famoso girevole che rappresenta, di volta in volta, la hall dell’affollato e lussuoso Palace Hotel di Roma e le due camere da letto dove si svolge la vicenda. I coniugi De Mitri sono alle prese con una noiosa e apatica vita coniugale. Lungi dal riuscire ad esaudire il desiderio di attenzione della moglie, l’onorevole De Mitri finge impegni al Viminale. Nel frattempo, escogita un incontro galante con l’affascinante Susanna Rolandi, segretaria della Fao, coinvolgendo nella tresca il rocambolesco segretario Mario Girini, in una escalation di bugie e sotterfugi, fino allo svelarsi della verità. La trama è un incalzare di coincidenze e intrecci sempre più fitti, di equivoci e colpi di scena, di situazioni paradossali e insieme divertenti innescate da uno scambio di identità. Fino ad arrivare alla dura verità.
Biglietti: platea e I galleria, intero € 26 e ridotto € 24; II galleria e palchi di I e II galleria, intero € 19 e ridotto € 17; III galleria, intero € 11 e ridotto € 9 + € 1 di prevendita. Biglietteria del Teatro: lunedì e sabato mattina, ore 9.30-12.30; mercoledì, ore 16.30-18.30. Per informazioni e prenotazioni: biglietteria@teatrodilonigo.it o 0444.835010.
29 GENNAIO 2022
L’Archibugio porta “Il mercante di Venezia” in scena al Teatro di Lonigo.
Sabato 29 gennaio, in occasione della Giornata della memoria, la compagnia leonicena arriva sul palcoscenico “di casa” con uno dei suoi spettacoli più longevi e apprezzati.
Nell’occasione della Giornata della memoria, la leonicena compagnia teatrale de L’Archibugio arriva sul palcoscenico “di casa” con uno dei suoi spettacoli più longevi e apprezzati.
Va in scena al Teatro di Lonigo sabato 29 gennaio alle 21, Il mercante di Venezia di William Shakespeare. In un unico atto, per la regia di Giovanni Florio, il Comunale ospita un classico della drammaturgia internazionale nel quale si avvicendano Giuseppe Balduino, Gianluca Beltrando, Paola Cunico, Alessandro “Max” Lazzari, Umberto Peroni, Manuela Piccoli, Claudia Schiavoi, Martina Sorace, Enrico Spezie, Cristian Zorzi.
La rappresentazione è ambientata in una Venezia viva e vitale, attraversata da un’ironia irresistibile e da una spregiudicatezza tutta mediterranea. È uno sfondo all’apparenza comico e leggero quello scelto da L’Archibugio per raccontare le vicissitudini del mercante Antonio e del suo contratto con l’ebreo Shylock, uno dei personaggi più complessi, affascinanti e parimenti indimenticabili tra quelli usciti dal genio intramontabile di Shakespeare.
Tre mesi di tempo sono concessi ad Antonio per restituire un prestito di tremila ducati, contratto per finanziare l’amico Bassanio nella conquista della bella Porzia e della sua dote. Un debito ragionevole per il più ricco mercante di Venezia, se solo il contratto non prevedesse come penale una libbra esatta della sua carne. La vicenda si snoda così tra rocamboleschi rapimenti, improbabili corteggiamenti e trovate fulminanti.
Spettacolo rodato ed efficace, mescola diversi linguaggi teatrali. Ha all’attivo cinque anni di repliche, dopo aver debuttato nel 2016, a 400 anni dalla morte di William Shakespeare e a 500 anni dall’apertura del ghetto ebraico di Venezia. La compagnia è specializzata nella produzione di rappresentazioni a tema storico.
Biglietti in settore unico non numerato: intero € 12, ridotto € 10 + € 1 di prevendita. Biglietteria del Teatro: lunedì e sabato mattina, ore 9.30-12.30; mercoledì, ore 16.30-18.30. Per informazioni e prenotazioni (in orario di biglietteria): biglietteria@teatrodilonigo.it o 0444.835010.