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Economia

Veneto: tolleranza zero verso la concorrenza sleale

Donazzan ha annunciato la convocazione di un tavolo regionale contro la concorrenza sleale e la contraffazione che riunirà tutti gli interlocutori necessari. Soddifatti gli imprenditori di Vicenza

La Regione Veneto proclama la tolleranza zero verso la concorrenza sleale e la contraffazione dei prodotti nel settore del commercio. Lo ha detto l'assessore regionale all'istruzione lavoro e formazione professionale, Elena Donazzan, incontrando oggi a Padova gli imprenditori del Centro Grossisti, il più grande del Veneto, con la presenza di 50 aziende che danno lavoro a più di 600 persone. All'incontro era presente anche il presidente dell'Ascom Confcommercio di Padova, Fernando Zilio.

L'esponente della Giunta veneta ha annunciato la convocazione di un tavolo regionale contro la concorrenza sleale e la contraffazione che riunirà tutti gli interlocutori necessari: dagli assessorati regionali alla sanità e al lavoro, all'Inps, dall'Inail all'Ispettorato del Lavoro alla Guardia di Finanza. Lo scopo, ha spiegato Donazzan, sarà quello di avviare controlli rigorosi soprattutto sull'attività dei commercianti cinesi, verificando regolarità dei contratti di lavoro, l'osservanze delle norme sanitarie, della sicurezza e delle leggi sul fisco.

Donazzan ha sottolineato che da parte dei consumatori "va fatta una scelta etica, di consapevolezza e responsabilità sul 'buon consumo' per non aiutare una concorrenza sleale che sta uccidendo i posti di lavoro della nostra gente". "Quando si fanno acquisti - ha sostenuto Donazzan - vanno comperati i prodotti veneti e italiani perché ciò significa privilegiare le aziende venete e tutelare i posti di lavoro che ci sono in quelle aziende".

IL COMMENTO DI APINDUSTRIA

“La visita dell’Assessore Donazzan al Centro Ingrosso Cina è uno di quei segnali tanto semplici da dare quanto eclatanti per le conseguenze nella vita quotidiana delle aziende” – spiega Flavio Lorenzin Presidente di Apindustria Vicenza.

"Da un punto di vista formale, il disagio di cittadini e imprenditori, evidente anche nei risultati elettorali, esplode anche a causa di piccole grandi ingiustizie come quelle sotto gli occhi di tutti ma contro le quali poco o nulla si fa - prosegue Lorenzin - La mossa della Donazzan è importante perché va a scoperchiare una macroscopica realtà nota a tutti: le imprese italiane sono assoggettate a norme sempre più vessatorie, vincoli, divieti, obblighi eccessivi, imposizioni ingiuste con lo scopo dichiarato di catturare chi evade o chi non rispetta le regole e invece di fatto gli evasori e i colpevoli restano tali perché non entrano nella rete dei controllati.

"Cittadini e imprenditori si sentono presi in giro di fronte a questa evidenza: da un parte il negozio italiano oggi nel mirino della Guardia di Finanza per i cartellini richiesti da Codice al Consumo, dall’altra il negozio cinese che vende prodotti contraffatti, non sicuri e che nessuno controlla" conclude.
 

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