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Economia Centro Storico / Corso Andrea Palladio

I treni tedeschi non passano a Vicenza. Variati: "Faremo ricorso"

Via libera da Trenitalia alle fermate a Padova e Mestre per i treni Deutsche Bahn. Ma salta la fermata vicentina.

Dopo la Tav, un altro schiaffo per la Vicenza dei trasporti. La città sarà tagliata fuori anche dalle fermate del nuovo servizio dei treni da Monaco di Baviera a Venezia, che sarà fornito da un'alleanza fra le società Deutsche Bahn, Öbb e Le Nord. Il nuovo convoglio ferroviario fermerà a Mestre, Padova e Verona, lasciando a secco il capoluogo berico.

"Sono indignato - è la reazione decisa del sindaco Achille Variati - A Roma non capiscono l'importanza di una città come Vicenza dal punto di vista economico e produttivo e compiono un grande errore escludendo la fermata dei treni tedeschi e austriaci nel capoluogo Berico". Il sindaco rivela di aver scritto pochi mesi fa, il 19 gennaio, allo stesso ministro dei trasporti Altero Matteoli suggerendo una fermata vicentina. Ma da parte del ministro c'era stato un muro di silenzio.

L'orgoglio di Variati è ferito, tanto da arrivare a parlare di un vero e proprio cartello messo in piedi ai danni del capoluogo: "E' evidente come sia stato fatto cartello perché Vicenza sia servita unicamente da Trenitalia obbligando gli utenti che vogliono prendere treni veloci a raggiungere Padova o Verona con treni regionali. Questo è monopolio, non è concorrenza, sono cartelli per imbrogliare gli utenti e fare loro un danno".

Annunciato un ricorso all'Autorità garante del mercato: "Adesso basta, bisogna reagire. Vicenza è una città importante all'interno del tessuto produttivo del Nord-Est e un riferimento per il sistema economico nazionale ed internazionale che in questo modo viene relegata ad un ruolo di serie b - dice Variati - Mi sono sentito con il presidente della provincia Attilio Schneck e con il presidente della Camera di Commercio Vittorio Mincato con i quali mi incontrerò formalmente tra qualche giorno per presentare ricorso all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato presieduta dal Antonio Catricalà".

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