rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Confcommercio dichiara guerra agli agriturismi: "Concorrenza sleale"

Il Progetto di legge regionale 340 viene giudicata "inaccettabile" perchè "creerebbe una situazione di disparità senza precedenti e metterebbe in ginocchio le imprese di settore regolarmente costituite". Nella provincia di Vicenza sono oltre un centinaio

ConfCommercio Veneto contro il Progetto di legge regionale 340 sugli agriturismo giudicata "inaccettabile" perchè "se passasse creerebbe una situazione di disparità senza precedenti e metterebbe in ginocchio le imprese di settore regolarmente costituite". Nel vicentino sono oltre un centinaio questi tipi di attività, sparsi in ogni angolo della provincia.

Massimo Zanon, presidente ConfCommercio Veneto, lo ha fatto presente al presidente della Quarta Commissione consiliare della Regione Davide Bendinelli, rilevando che "si punta a trasformare un'attività nata a sostegno del reddito agrario, perché questa dovrebbe essere la finalità dell' agriturismo, in un'attività del tutto analoga a quella svolta dalle aziende associate alla federazione dei pubblici esercizi, senza più alcuna limitazione o vincoli, rimanendo però legati indissolubilmente ai vantaggi derivanti da una serie di norme di natura fiscale e tributaria che consentono alle attività agricole di operare nel medesimo mercato con ingiustificati e fondamentali benefici e agevolazioni, dettati da un insieme di regole diverse da quelle che devono essere rispettate dalle nostre aziende". ConfCommercio la definisce "concorrenza sleale" perchè agli agriturismi "è concesso fare tutto in deroga a qualsiasi norma".

L'associazione chiede quindi, tra l'altro, "di eliminare, nell' articolo 4 comma 1bis, quale parametro per la definizione di agriturismo, il limite relativo al numero massimo di pasti annuo che risulta, ad avviso di Confcommercio, 'fittizio, non controllabile e verificabile'". Confcommercio propone che siano mantenuti "i numeri massimi di posti a sedere (80/60) per i rispettivi giorni di apertura. E sottolinea che non esiste l' istituto dell' autorizzazione sanitaria, sostituita dalla registrazione (tramite Scia), e che è inverosimile che la stessa possa prevedere un contingentamento relativo ai posti a sedere. L'associazione inoltre non condivide la possibilità di prevedere l'eventuale presenza di un centro benessere all'interno dell'agriturismo così come la modifica introdotta in termini di sanzioni, sia perchè l'irregolarità sanzionata risulterebbe non verificabile, sia per l'esiguo l'importo delle stesse".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Confcommercio dichiara guerra agli agriturismi: "Concorrenza sleale"

VicenzaToday è in caricamento