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Valdastico nord e Spv: Costa faccia a faccia coi comitati

La vista del ministro dell'ambiente nell'Alto vicentino lo ha impegnato in un confronto serrato rispetto alla vicenda di due infrastrutture molto criticate dagli ambientalisti

Ieri 14 settembre alcuni portavoce del Coordinamento No A31 Nord, hanno incontrato il ministro dell'ambiente Sergio Costa durante la sua visita a Schio nell'Alto vicentino. Il confronto verteva sul procedimento approvativo e le numerose criticità relative al ventilato prolungamento a nord della autostrada A31 Valdastico verso Nord. È questo il contenuto di una breve nota diffusa oggi appunto dai portavoce del coordinamento dei comitati vicentini e trentini che si oppongono al prolungamento verso settentrione della Pirubi a partire dall'Alto vicentino verso il Trentino. Stando a quanto si legge  sarebbero state presentate «anche alcune opzioni alternative, molto meno impattanti e meno costose, per attenuare il pesante flusso di traffico che insiste su alcuni centri urbani, alternative che purtroppo non vengono neanche prese in considerazione da alcuni amministratori locali che davanti agli occhi hanno sempre e solo il mantra per cui l'autostrada porta sviluppo».
 
IL FACCIA A FACCIA
Stando ai comitati dopo «un franco ed esauriente confronto il ministro si è impegnato a verificare, per quanto di pertinenza del suo dicastero, alcune delle informazioni che gli sono state fornite relative ad anomalie ed acrobazie burocratiche rilevate dai comitati aderenti al coordinamento durante il procedimento approvativo, in particolare il mancato rispetto delle due sentenze del Consiglio di Stato che, dando ragione in toto al Comune di Besenello ed ai cittadini di Casale, hanno in pratica azzerato il procedimento approvativo».

CRITICITÁ DI NATURA GIURIDICA
La ripresa dell'iter di autorizzazione da parte della amministrazione regionale veneta, da parte di quella della Provincia autonoma di Trento e pura da parte del Ministero delle Infrastrutture nonostante lo stop del Consiglio di Stato aveva tra l'altro provocato la dura reazione da parte della amministrazione di Besenello, il comune trentino che proprio davanti al Consiglio di Stato aveva ottenuto lo stop al prolungamento dell'autostrada dopo una guerra di carte bollate durata anni. I comitati hanno anche ringraziato Enrico Cappelletti (candidato governatore del M5S alle prossime regionali venete) per essersi speso per portare Costa a Schio.

IL CASO VALLUGANA
Tuttavia nella città laniera si è parlato anche di Superstrada pedemontana veneta. Inquesto caso l'infrastruttura è già in fase di cantiere anche se manca molto al completamento. Costa da quanto è filtrato ieri da Schio avrebbe incontrato anche il comitato dei residenti della zona Vallugana a Malo che da mesi e mesi lamentano disagi di ogni tipo per i cantieri del tunnel che dovrebbe connettere l'Alto vicentino con la Valle dell'Agno. Inizialmente Vallugana, che è un comprensorio di pregio naturalistico, non era interessata dai cantieri, ma alcune gravi complicazioni durante i lavori, hanno spinto il concessionario incaricato di realizzare l'opera (la italo-spagnola Sis) ha chiedere ed ottenere «dal Ministero dell'ambiente» una deroga speciale a scavare anche in Vallugana. Della vicenda si era occupato Vicenzatoday.it non più tardi del 12 settembre.

LA PROMESSA
La cosa ha generato lamentele di ogni tipo, disagi a non finire, esposti e liti in tribunale. A fine settembre la deroga dovrebbe scadere ma i residenti fino ad oggi né dal Comune di Malo, né dalla Regione Veneto sono riusciti a sapere se la deroga sia prorogata. Ipotesi che i comitati peraltro aborrono. In questo frangente il ministro non sarebbe stato in grado di fornire notizie certe ai comitati anche se si sarebbe impegnato per per approfondire la tematica in tempi brevissimi

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