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«Ancora troppe limitazioni con la scusa del Covid»

È questo il lamento uscito da un dibattito pubblico organizzato nel capoluogo berico dal sindacato Cub. E intanto il 20 marzo al parco Retrone è in programma una marcia «per ridare ai giovani la libertà» organizzata, tra gli altri, dalla «Rete scuola in presenza»

Molti dei provvedimenti pensati dal governo per contenere il contagio da Coronavirus «hanno calpestato la Costituzione» soprattutto in materia di libertà personali. È questo il tenore della critica emersa ieri 8 marzo durante un dibattito organizzato a Vicenza nella sede della Circoscrizione 2 in via De Nicola dal sindacato Cub. L'incontro, moderato dal segretario regionale veneto della sigla di base Maria Teresa Turetta ha visto quale relatore l'avvocato padovano Giorgio Destro. Quest'ultimo peraltro è assurto di recente alle cronache nazionali dopo che una lavoratrice da lui patrocinata ha deciso di citare in giudizio davanti al tribunale di Padova il premier Mario Draghi e il ministro della salute Roberto Speranza. Ai quali sono stati chiesti 100mila euro di danni per gli effetti indotti proprio dai provvedimenti di contenimento del Covid-19: isolamento e impossibilità di prendere i mezzi di trasporto in assenza del certificato verde sono i principali addebiti mossi ai due membri dell'esecutivo che dovranno presentarsi davanti al giudice padovano (di persona o assistiti dai rispettivi legali) già il 26 maggio, data in cui la causa avrà inizio. Destro durante il suo intervento ha molto battuto l'accento sul fatto che in Europa «provvedimenti come il nostro Green pass o sono statti subito cancellati o sono di portata assai minore rispetto all'Italia».

BOTTA E RISPOSTA
Durante la serata, (la registrazione della quale sia per il video sia per l'audio è già finita sui social media ed è liberamente accessibile al pubblico) sono stati molti i punti affrontati nel botta e risposta tra Turetta e Destro. Un argomento particolarmente esplorato è stato quello delle sospensioni dal lavoro dei dipendenti pubblici che non sono in regola con le vaccinazioni obbligatorie. I due oratori hanno fatto notare come i tribunali abbiano dato una interpretazione restrittiva della norma anche se di recente questo indirizzo sta leggermente mutando. Turetta e Destro peraltro ai microfoni di Vicenzatoday.it hanno allargato lo spettro della discussione. 

LA STAFFILATA DELLA SEGRETARIA
La segretaria si sé soffermata, sulla norma che limita il diritto di critica dei dipendenti pubblici. «Sono ancora troppe le limitazioni insensate che stiamo patendo con la scusa del Covid-19» aggiunge poi Turetta ai taccuini di Vicenzatoday.it. Destro da parte sua ha parlato anche di una denuncia depositata due giorni fa. Una denuncia che non ha a che fare con questioni legate alle norme anti-coronavirus bensì ad una serie di presunte violazioni ambientali riscontrate a margine dei cantieri della Superstrada pedemontana veneta (Spv) nell'Ovest vicentino.

LA MARCIA DEL 20 MARZO
Ad ogni buon conto il fronte di chi contesta in un modo o nell'altro le limitazioni alla libertà personale derivanti dalla disciplina pensata per il contenimento del coronavirus rimane attivo. In questo arcipelago si fa notare il raggruppamento vicentino della Rete nazionale scuola in presenza. Quest'ultimo assieme al coordinamento berico «Gli sportivi» ha in programma una marcia «contro le discriminazioni a scuola e nello sport» derivate a appunto dai provvedimenti in materia di contenimento del Covid-19. La novità è di oggi e la si apprende grazie ad una nota congiunta diramata dai due gruppi. L'evento, in agenda per il 20 marzo al parco Retrone, ha l'obiettivo si sensibilizzare l'opinione pubblica su alcuni aspetti specifici. «La finalità della marcia - si legge - è quella di richiamare l'attenzione relativamente alle discriminazioni e ai disagi che stanno subendo i nostri bambini e ragazzi» proprio in riferimento alle asserite  limitazioni seguite ai provvedimenti per il contenimento della pandemia da Sars-Cov-2. La marcia, si legge ancora nella nota, sarà «un evento pacifico e non competitivo».

ASCOLTA L'INTERVISTA A DESTRO E TURETTA

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