rotate-mobile
Attualità

Aggressioni e femminicidi: la società civile si mobilita

La protesta contro le «inerzie della giustizia» dopo il caso Vasiljevic trovano il supporto dell'associazione Venezia manifesta: frattanto ad Arzignano l'amministrazione organizza uno stage dedicato all'autodifesa delle donne

Direttamente o indirettamente, con messaggi di solidarietà o con iniziative rivolte alle donne il caso del duplice omicidio avvenuto nel capoluogo berico il giorno 8 giugno e attribuito a Zlatan Vasiljevic continua a far discutere. Oggi 20 giugno alcuni gruppi della rete antiviolenza che venerdì 17 avevano protestato contro alcune asserite «inerzie della giustizia veneta» hanno ricevuto un attestato di solidarietà, undici firme in totale, da parte di Venezia manifesta, un coordinamento della città di San Marco, molto attivo sul tema dei diritti al femminile. Oggi appunto a dare conto della novità è la pagina Facebook della associazione vicentina Movimentiamoci che peraltro aveva promosso il presidio del 17 giugno sotto il tribunale di Vicenza.

Ieri invece ad Arzignano nella cornice del parco dello sport ha preso corpo una iniziativa  «fortemente voluta» dal consigliere comunale Daniele Beschin nonché dall'assessore alla sicurezza Enrico Marcigaglia. Si tratta, spiega lo stesso Beschin in una nota diramata ieri di uno stàge «teorico-pratico» dedicato al tema dell'autodifesa «con il metodo Viper». Allo stage, «completamente gratuito», che è durato dalle 9 del mattino sino a mezzodì, «hanno partecipato numerosissime persone» anche in relazione al fatto che il focus principale del breve corso riguardava proprio l'autodifesa delle donne.

«La violenza e i soprusi sulle donne sono notizie che ci lasciano senza parole. I casi di questi ultimi giorni - rimarca Beschin - potrebbero essere alla base della notevole adesione registrata alla iniziativa organizzata nella città del Grifo». Beschin poi aggiunge un'altra considerazione: «Gli episodi accaduti qualche giorno fa a Peschiera con una baby gang in azione ma soprattutto i tragici fatti di Vicenza in seguito dei quali hanno perso la vita due povere donne, non sono purtroppo fenomeni isolati. Nella realtà il numero di violenze nei confronti di donne, bambini e anziani è molto più alto ma spesso non si procede con le dovute denunce alle autorità. Il che deve indurci ad una serie di attente riflessioni sul fenomeno».

Ad ogni modo rispetto all'evento formativo organizzato ad Arzignano ieri è arrivato il commento anche di Luca Bertoncello, «insegnante e coordinatore nazionale della Ving Tsun Academy Int'l». Più nel dettaglio quest'ultimo spiega che lo scopo del meeting di ieri «era quello di fornire alle partecipanti un'infarinatura teorico-pratica sull'argomento, al fine di potere imbastire una reazione adeguata nel malaugurato momento in cui un malintenzionato decidesse di aggredirle». Durante la lezione, si legge nella nota di Beschin, sono state prese in considerazione e simulate, sempre in sicurezza, «situazioni reali di aggressione quali lo strangolamento e la presa al polso, e allenate delle reazioni intelligenti che forniscono i mezzi necessari per uscire indenni da queste situazioni». Durante il meeting ha fatto capolino, per un breve saluto, anche il sindaco arzignanese Alessia Bevilacqua.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aggressioni e femminicidi: la società civile si mobilita

VicenzaToday è in caricamento