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Cronaca Villaga

Femminicidio Rita Amenze: arrestato il marito

Dalla mattinata di venerdì aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver freddato la moglie con 4 colpi di pista. L'uomo è stato fermato dai carabinieri nel pomeriggio di sabato mentre cercava di entrare in un'abitazione di famiglia in disuso, a Quargente di Villaga

La fuga di Pierangelo Pellizzari, 61enne, accusato della morte della moglie Rita Amenze, uccisa con 4 colpi d'arma da fuoco nella mattinata di venerdì, è terminata.

L'uomo è stato arrestato dai carabinieri nel primo pomeriggio di sabato. Intorno alle 14 il 61enne stava cercando rifugio in un’abitazione di famiglia in disuso a poche decine di metri dalla sua casa, dove però era stato predisposto un servizio di osservazione finalizzato al rintraccio dell'uomo. I militari in servizio, sentiti alcuni rumori provenienti da quell’immobile sono entrati e hanno trovato Pierangelo Pellizzari che, disarmato e senza opporre resistenza, veniva bloccato.

Portato al Comando provinciale di Vicenza è stato interrogato dai Pm titolari dell’indagine, dott. Parisi e Blattner, nel quale, assistito dal difensore di fiducia Michele Albertazzi,  si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato, porto abusivo di arma, rapina aggravata (perchè dopo aver sparato ha sottratto il portafoglio della vittima) e minaccia aggravata e dopo le formalità di rito è stato portato in carcere a Vicenza a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Femminicidio Rita Amenze: arrestato il marito

Tutte le attività di indagine proseguono per rintracciare l’arma, verificarne la provenienza, verificare cosa il Pellizzari avesse fatto prima dell’omicidio e dopo fino alla momento del rintraccio, oltre che capire il movente ed eventuali coinvolgimenti di terze persone nel fatto criminoso e nelle ore della fuga.

Alle fasi di indagine e alle ricerche hanno partecipato quarantina uomini e donne del Comando Provinciale di Vicenza con il supporto delle unità cinofile provenienti da Firenze, il Nucleo Elicotteri di Belluno e la Sezione anticrimine di Padova.

NON ACCETTAVA LA SEPARAZIONE

Rita Amenze è morta dopo essere stata raggiunta da tre proiettili di pistola che le hanno sfigurato il volto e da uno alle spalle, sembra che la donna abbia tentato di difendersi con le braccia. I testimoni presenti sul luogo del delitto avrebbero raccontato agli inquirenti che dopo gli spari Pellizzari ha infilato la pistola nella giacca e poi è salito sulla sua auto.

Gli investigatori hanno anche visionando i frame di un video registrato dalle telecamere della videosorveglianza presenti in un bar, vicino al luogo della tragedia, dove poco prima dell'omicidio Pellizzari si era fermato a bere un caffè.


 

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