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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valli del Pasubio

Apre il Ponte di corde: passerella lunga un centinaio di metri a 35 di altezza

Un'opera che "possiamo definire legame tra il passato, rappresentato dalla Strada del Re, costruita in tempo di prima guerra mondiale dall'esercito", ha dichiarato il sindaco di Valli del Pasubio Armando Cunegato. Sabato 17 settembre l'inaugurazione

Il "Ponte di corde" è pronto. L'opera, inserita nel contesto del progetto di sviluppo turistico e di riqualificazione sentieristica Va.Po.Re, permetterà di risolvere l’annoso problema della grossa frana che ha spaccato a metà la strada che collega l’Ossario Bellavista a Passo Campogrosso, ripristinando il tanto amato “Anello”.

Sabato 17 settembre alle 10.30, sulla Strada del Re, ci sarà l’inaugurazione mentre l’apertura al pubblico, salve diverse esigenze derivanti dagli ultimi collaudi che saranno eventualmente comunicate, sarà domenica 18 al mattino.

Apre il ponte di corde sulla strada del Re

Il progetto Va.Po.Re (Valli-Posina-Recoaro) è un progetto sovra comunale iniziato nel 2011, che ha visto i tre comuni presentare congiuntamente un progetto corposo e variegato del valore complessivo di un milione di euro, finanziato per il 75% dalla Regione.

Il Ponte di corde, con annessa sistemazione e messa in sicurezza della strada del Re, è uno dei 7 stralci che compongono il Va.Po.Re e vale complessivamente 300mila euro. Un ponte che “possiamo definire legame tra il passato, rappresentato dalla Strada del Re, costruita in tempo di Prima Guerra Mondiale dall’esercito – ha dichiarato il sindaco di Valli del Pasubio Armando Cunegato – il nostro presente con le sue necessità ed il futuro, dato che confidiamo molto nell’attrativa che il ponte avrà per rilanciare il turismo nel nostro comune”.

Un’opera estremamente originale e soprattutto necessaria.  “Bisognava assolutamente sistemare la strada franata - ha puntualizzato ancora Cunegato - ed in base a varie perizie geologiche che abbiamo disposto ci fu detto che avremmo dovuto spendere una cifra improponibile per una strada tagliafuoco efficace, in quanto la frana è profonda e tuttora in movimento”. In quel momento quindi si presentò la possibilità di costruire il ponte di corde, una soluzione che ha permesso di risolvere il problema dell’eccessiva onerosità della sistemazione. “Abbiamo colto la palla la balzo – ha proseguito Cunegato – e abbiamo scelto di realizzare il ponte, seppur tra tante voci contrarie”.

L’opera è fatta interamente in acciaio ed ha uno sviluppo di 105 in lunghezza e 35 metri al massimo in altezza ed è dotato di corde anti vento per evitare le oscillazioni. Oltre al ponte varie ditte sono state impegnati per mesi in lavori di chiodatura e messa in sicurezza della strada del Re, che versava in condizioni di stabilità critiche.

 “Abbiamo poi deciso di intitolare il ponte alla sezione Avis di Schio – ha concluso il sindaco – che è molto legata a quella zona. La loro sezione infatti festeggia quest’anno il 60° della fondazione, nacque in seguito al tragico incidente del 1 settembre 1956, quando una corriera che transitava nella zona dell’attuale ponte di corde scivolò sotto strada. La grande domanda di sangue per salvare i numerosi passeggeri feriti diede infatti il là alla nascita dell’Avis scledense”.

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