VIDEO | Siccità? «Programmata con urbanistica e cemento»
Il dibattito sulla penuria d'acqua che sta interessando il Veneto ha scatenato la reazione del Covepa che punta l'indice verso Regione e Consorzi di bonifica
L'architetto trissinese Massimo Follesa, sessant'anni il 18 ottobre, natali cagliaritani, vive da una vita in Valle dell'Agno nell'Ovest vicentino. È vicepresidente e portavoce del Covepa, un coordinamento ambientalista che critica in radice il progetto della Superstrada pedemontana veneta il quale una volta ultimato dovrebbe connettere Trevigiano e Vicentino. L'attivista in queste ore è intervenuto sul tema dei possibili razionamenti d'acqua cui il Veneto potrebbe andare incontro a causa della siccità. Una siccità che l'architetto ai microfoni di Vicenzatoday.it imputa anche alla cementificazione del territorio (tra «urbanizzazione forsennata e grandi opere che divorano terreno agricolo in danno delle colture») che la classe dirigente veneta «favorisce da decenni, motivo per cui - aggiunge l'achitetto - mi aspetterei che i consorzi e le associazioni degli agricoltori azzannino alla giugulare chiunque in questi decenni ha favorito il consumo del suolo. Cosa che puntualmente non avviene: e sappiamo bene perché». Il tutto, conclude l'attivista, «senza dimenticare quanto sulla siccità incida l'effetto serra ovvero il riscaldamento globale, che sembrano avere gran poco appeal nei confronti delle classi dirigenti».