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Mercoledì, 24 Aprile 2024

VIDEO | Più «dialogo» tra i fronti opposti

Nella infinita querelle tra sostenitori del vaccino e del Green pass e detrattori dell'una o dell'altra misura serve confrontarsi «sui dati di fatto». Lo chiede l'avvocato Destro intervenuto ad una manifestazione organizzata a Vicenza

Giorgio Destro, avvocato padovano molto noto nel Veneto per le sue battaglie ambientali, è stato tra gli oratori della manifestazione «No Green pass» organizzata ieri a Vicenza in Campo marzo. In una audio-intervista rilasciata a Vicenzatoday.it Destro spiega come in questo momento suscitino particolare preoccupazione le notizie che giungono dall'ospedale della città del Santo dove per ammissione della dirigenza è considerevole il numero dei degenti ricoverati a causa del coronavirus nonostante a loro «sia stato regolarmente praticato il vaccino». La questione è delicatissima perché in circostanze del genere le aziende ospedaliere non comunicano mai la marca del vaccino somministrato all'ammalato. La questione, non nuova, ieri è stata sollevata anche da molti manifestanti. I quali si domandano: quante persone vaccinate ma lievemente ammalate quindi vanno in giro a contagiare altre persone regolarmente fornite di Green pass? Perché la classe dirigente del Paese, politici, industriali e sindacalisti in primis, non si pone il problema di misurare con precisione il gradiente reale di protezione dei vaccini dal virus? Ci sono differenze tra una casa farmaceutica e l'altra? E soprattutto se il vaccino potrebbe non costituire una efficace barriera, il Green pass finisce per discriminare chi magari testa la sua negatività con un tampone? Il vaccino è davvero la panacea? Questo, almeno in parte, è il leit-motiv dei dubbi che giungeva ieri dalla esedra di Campo marzo.

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