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Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | Pfas e salute? «Aderite al nostro studio scientifico»

Due medici vicentini stanno conducendo per conto di Isde una ricerca che interessa il Veneto centrale in relazione agli effetti sulla fertilità maschile della contaminazione da derivati del fluoro che da anni interessa quei comprensori. Gli specialisti pertanto lanciano un appello rivolto a novecento volontari da individuare in una fascia d'età compresa fra i 18 ed i 36 anni: «Ogni anomalia - spiegano - sarà segnalata ai medici di base in modo che nessuno sia lasciato solo»

«Aderite al nostro studio scientifico. È una seria opportunità per i giovani maschi tra i 18 ed i 36 anni per capire lo stato di salute dell'apparato riproduttivo e per verificare se e come questi organi abbiano subito qualche interferenza più o meno seria a causa della contaminazione da Pfas che ha colpito tutto il Veneto centrale fra Veronese, Vicentino e Padovano». È questo l'appello che due medici della provincia berica (Francesco Bertòla ed Enrico Ioverno) lanciano in queste ore agli uomini di una specifica fascia di età che risiederono nei comuni della cosiddetta zona rossa ossia quell'area giustappunto del Veneto centrale interessata dal maxi inquinamento da perfluorati (i temibili derivati del fluoro noti come Pfas nello specifico) che viene in massima parte addebitato alla Miteni: una industria chimica di Trissino nel Vicentino oggi fallita e finita al centro di uno scandalo ambientale di proporzioni europee.

Lo studio è promosso da Isde - Medici per l'ambiente la cui sezione vicentina è presieduta peraltro dallo stesso Bertola che è uno specialista in ematologia ossia quella branca della medicina che studia ed interviene sulle le dinamiche nonché sulle patologie del sangue umano. Ioverno invece è un endocrinologo e un andrologo. L'endocrinologia è quel ramo della medicina che si occupa del benessere e delle patologie delle ghiandole umane nella relazione che queste ultime hanno con gli ormoni che poi sono i messaggeri chimici con cui le cellule dell'organismo comunicano tra di loro. L'andrologia invece è quel ramo della medicina che rivolge il suo interesse alla salute del maschi e più nel dettaglio alle disfunzioni dell'apparato riproduttore del maschio e al suo apparato urogenitale. 

Ematologia, endocrinologia e andrologia sono tre discipline strettamente interconnesse. E lo sono ancor più per comprendere come la chimica dei Pfas, che è molto simile a quella degli ormoni, possa alterare la salute maschile. Ed è partendo da questo presupposto nonché dall'allarme sociale destato dal caso Pfas e dalle sue interferenze con l'ambiente, che Bertola, con l'avallo di Isde Vicenza ed Isde Italia, ha deciso di dare vita appunto allo studio che lo vede in prima linea assieme a Ioverno: nella veste quest'ultimo di consulente medico del progetto stesso («Isde - medici per l'ambiente» peraltro è una associazione internazionale senza fini di lucro che si occupa di studiare le relazioni tra la qualità degli ecosistemi e la salute umana). Ai taccuini e alle telecamere di Vicenzatoday.it i due professionisti, due specialisti molto stimati in terra berica, hanno spiegato «l'importanza dello studio così concepito ormai già delineato per quanto riguarda l'aspetto del metodo e per quello organizzativo».

Ora però la palla passa ai giovani che possono fare domanda per aderire allo studio stesso. Che è «completamente gratuito» ricordano i due curatori. I quali rendono noto un'altro aspetto della ricerca. Ogni eventuale anomalia riscontrata, anche se esula dal problema Pfas, sarà segnalata al competente medico di famiglia, in modo che quello che è pensato a tutti gli effetti anche come una sorveglianza sanitaria ad ampio spettro, «permetta a chi ne ha bisogno di dare il via agli accertamenti e alle cure del caso, in modo che i soggetti cui viene riscontrato qualche problema non siano lasciati soli». Chi ha i titoli per aderire alla campagna può raggiungere la pagina web creata ad hoc da Isde Italia ovvero www.isde.it/pfas. Per i più per ogni informazione del caso ci sono un indirizzo di posta elettronica (uominiepfas@isde.it) ed un numero di telefono (+3904441497308). Allo stesso modo in quella pagina web non manca una sezione dedicata a chi pensa ad una donazione per sostenere i costi dello studio.

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