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"Se non rimanete a casa scatterà il coprifuoco"

Ennesimo appello ai veneti da parte del governatore Luca Zaia. La Regione si attiva con un piano ospedaliero straordinario: centri Covid in ogni provincia

Il presidente del Veneto Luca Zaia, torna a rivolgersi ai cittadini per cercare di far fronte comune ad una situazione che è piombata addosso agli italiani e sta mietendo vittime e contagi ogni giorno. L'appello è sempre lo stesso: "Rimanete a casa",  "L'alternativa al contenimento è il coprifuoco".  

Per quanto riguarda le misure in atto per contenere la diffusione del virus: "Ho chiesto alle Spisal di attuare da lunedì controlli a tappeto in tutte le aziende, partendo da quelle più strutturate - ha spiegto - I modelli elaborati ci dicono che dobbiamo insistere nell'isolamento, che dobbiamo chiedere ai veneti di stare a casa perchè questa battaglia si vince partendo dai cittadini".

"Abbiamo individuato degli ospedali Covid per affrontare l'emergenza - sottolinea -  sono gli ospedali di Belluno, Vittorio Veneto per Treviso, Dolo e Jesolo per il Vento Orientale, Trecenta per il Rodigino, Schiavonia per il Padovano, Santorso per Vicenza, Villafranca e Borgo Roma per Verona".

"Dobbiamo preparaci al fatto che potrebbe arrivare il brutto tempo - spiega - dovremo avere una rete di ospedali con malati di Coronavirus pertanto ci siamo attivati aumentando i posti letti - assommando quelli di terapia intensiva, terapia subintensiva e malattie infettive, passano da 744 a 2.985, dei quali 825 di Terapia Intensiva (a regime normale sono 494), 383 di Terapia Subintensiva Respiratoria (a regime sono 85), 1.777 di malattie infettive (a regime sono 165)".

A questi si aggiungono 740 posti letto da dedicare alle degenze “normali”, che verranno ricavati con la riattivazione degli ex ospedali di Valdobbiadene, Monselice, Bussolengo, Isola della Scala e Zevio, e 110 posti letto nelle cosiddette “Strutture Intermedie”.

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