Sono tutte donne le attiviste che hanno chiesto formalmente l'intervento di palazzo Trissino affinché venga attribuito al fondatore di Wikileaks, «detenuto senza processo in Gran Bretagna», il riconoscimento per il quale sono state raccolte trecento firme: frattanto l'iniziativa entra nel vivo con un briefing al Cirkus di via Fermi
"La sua opera, la sua attività e il suo impegno non sono intimamente legati alla nostra città", questa la motivazione che ha portato il sindaco e la Maggioranza a bocciare la proposta
"Molti vicentini credono che io sia originario di qui - ha confessato l'ex calciatore - e il conferimento della cittadinanza sancisce il legame con questa città da cui ho avuto tanto"
“E' una figura di riferimento per il nostro territorio, non solo per le imprese sportive, che hanno portato il nome di Vicenza nel mondo, ma anche per le doti umane del calciatore che ha fatto tanto per la città” ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco