Serie B volley maschile, Alberto Niero porta nuovamente la sua esperienza all'Olimpia Zanè
Classe 1985, scuola Sisley Treviso, è un alzatore esperto che va a rafforzare il roster della formazione vicentina
Un felice ritorno in casa Olimpia Zanè, dopo due stagioni passate alla Silvolley Trebaseleghe arriva a l'alzatore Alberto Niero. Regista del passaggio dalla serie C alla B nella stagione 2017/2018, vanta altri tre titoli in bacheca: Coppa Veneto, Coppa Triveneto e Coppa delle Alpi e le successive due stagioni in serie B con l'ultima fermata a febbraio a causa del coronavirus. L'esperienza di Niero darà un notevole contributo alla crescita della squadra in particolare ai giovani inseriti nel gruppo.
Nato a Camposampiero (Padova), classe 1985, 195 cm, è un giocatore di scuola Sisley Treviso. L'atleta trevigiano dopo essersi formato nel settore giovanile di Treviso, con cui ha vinto diversi titoli giovanili, ha militato in A1M nella Sisley TV dove faceva coppia con Vermiglio. La sua carriera è poi proseguita in A2, prima a Potenza Picena, poi a Catania ed infine a Gioia del Colle. poi la scelta di rinunciare al professionismo per dedicarsi alla professione di tecnico informatico.
"Quando sono stato contattato da Ugo Soliman, l'iniziale stupore è stato sostituito da curiosità - dichiara Niero. Conosco Soliman da diversi anni, con lui a 15 anni ho vinto con il Veneto il Trofeo delle Regioni ad Urbino nel 2001 è stato il mio primo vero titolo nazionale conquistato sul campo. Quando mi ha spiegato la sua idea sono subito rimasto colpito e dopo un breve periodo di riflessione ho accettato di tornare a giocare. All'inizio sarà dura, ma proprio perché ho fiducia del tecnico zanediense, sono convinto che potremo toglierci delle soddisfazioni”.
Una scelta che è stata accolta con favore dall’ambiente: "Alberto oltre ad essere un alzatore di livello è una persona seria e un grande lavoratore in palestra - dichiara Soliman - con lui potremo fare un percorso interessante e valorizzare i giocatori proveniente dal nostro settore giovanile, oltre a consolidare un nostro sistema di gioco in cui è fondamentale la cultura del lavoro".