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Lr Vicenza-Virtus Verona, il prepartita: Il Baldo autocritico

Le parole del mister nella conferenza stampa in vista del match di mercoledì alle 14

Baldini non va considerato uno stupido e nemmeno uno sprovveduto. Sa benissimo che qualcosa non va ma alla quinta di campionato è ancora alla ricerca delle giuste mosse per far nascere dal deludente Vicenza di inizio stagione quella squadra coraggiosa e corsara che ha sempre avuto in zucca. Su una cosa insiste: non è un problema di moduli ma piuttosto di applicazione. La sua, l’abbiamo detto e ripetuto, è una sorta di scommessa. Ma sin qui il suo Lane è come una Ferrari dotata di un motore fuori categoria ma che non riesce a scaricare i suoi cavalli sull’asfalto perché spesso i pneumatici slittano. Come nella mezzora di finale di Padova, come per larghi tratti a Leffe e come, purtroppo, per quasi tutto il minutaggio di Novara.

“Il nostro problema principale – ha spiegato nella conferenza stampa pre Virtus Verona – è che non riusciamo a riprodurre in campo il giorno della gara tutto quello che di buono abbiamo fatto in preparazione. I ragazzi sono motivatissimi, tanto che in settimana durante l’allenamento ho dovuto ammonirli di andarci piano perché l’avversario è quello della domenica non quello della partitella. Io capisco benissimo che voi della stampa e tutti i nostri tifosi non potete che giudicare quello che vedete, non quello che c’è dietro. Mi farebbe tanto piacere che tutti potessero vedere con i loro occhi l’impegno e la qualità che ci mettono. Il risultato tuttavia è che per il momento tutto questo lavoro non si traduce in prestazioni di pari livello. E’ una mia precisa responsabilità capire questa specie di cortocircuito.”

Quasi tutte le altre formazioni non hanno il nostro organico, eppure spesso il Vicenza le subisce. Cosa deve cambiare prima di tutto?
“Diciamo che quando le compagini meno attrezzate incontrano le favorite, quelle che giocano un calcio più spregiudicato (l’abbiamo visto anche ieri sera a Padova), si attrezzano per ripartire sfruttando ogni piccola falla. Se vado ad analizzare puntualmente la gara al Silvio Piola, scopro che i nostri dati sono buoni. Però in campo abbiamo preso tre gol. Il Novara ha occupato gli spazio meglio di noi. Quando siamo in casa, spinti dal Menti, andiamo qualche volta in difficoltà ma poi troviamo la spinta per far valere le nostre capacità offensive. In campo esterno, al primo problema andiamo in ansia e perdiamo la concentrazione necessaria per arginare le loro folate. E quando succede sembra che l’altra squadra ne abbia più di noi, corra di più e meglio. Ma vi assicuro che non è questo il problema. So benissimo che spetta a me di approfondire questo aspetto, per poterci mettere sui binari giusti. Abbiamo tutto il tempo, le cose nel calcio girano… Vi racconto un episodio. L’anno in cui ero a Trapani alla sesta di campionato eravamo in fondo alla classifica: credo noi ultimi e lo Spezia penultimo. C’era aria di contestazione. Noi vincemmo 2-4 in trasferta e scoppiò una mezza rivoluzione contro Italiano e il suo DS, quasi da linciaggio. Sappiamo come finì quella stagione".

E’ chiaro che tutti abbiamo poca voglia di parlare di Coppa Italia in questo momento delicato, ma che undici schiererà domani?

“Devo pensarci bene. Ho Ferrari con un ginocchio a rischio, Jimenez reduce da un guaio alla caviglia, Pasini che ha appena superato un virus intestinale. Ierardi si è infortunato ad un ginocchio e Cappelletti sta cercando di superare la ricaduta della fascite. Bellich non ci sarà, perché in Coppa deve scontare due giornate di stop. In difesa sto pensando a Padella, Carraro e Sandon. In mezzo al campo giocherò probabilmente con i braccetti composti da un 2003 e un 2005. Sto facendo giocare tutti ma non è tanto un problema individuale ma di equilibri. Posso giocare a tre dietro come anche a quattro. Non escludo niente. Ma non crediate che aggiungere un difensore cambi tutto. L’allenatore è pronto a ragionare e modificare, senza presunzione, ma la soluzione non è miracolistica. Sbagliano tutti, sbaglio anch’io. Ma poi è anche questione di episodi: mi sarebbe tanto piaciuto vedere la prestazione della squadra se almeno uno di tre episodi di Novara ( gol annullato a Rolfini, palo di Ronaldo e palo di Bellich) ci avesse detto bene. Ma coi se e coi ma…”

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