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Vicenza in Lega Pro: il racconto dei 9 anni di declino dell'era Cassingena, la prima retrocessione

Inizia con oggi la storia a puntate dei 9 anni della gestione del Vicenza Calcio della famiglia Cassingena: dalla Basilica d'Oro per aver rilevato la società dagli inglesi all'ultima (ennesima) retrocessione in Lega Pro

Il 17 novembre 2004 Sergio Cassingena e Nicola Baggio, accompagnati dall'Avv. Gian Luigi Polato sottoscrivono a Londra l'acquisto del Vicenza Calcio dalla finanziaria inglese dell'Enic, ratificato una settimana dopo. Il 25 novembre avviene la presentazione ufficiale della nuova società. Tre giorni dopo, il 28 novembre, il nuovo Vicenza dell’era Cassingena è di scena a Salerno dove cade rovinosamente (3-1). In panca siede Viscidi, con il quale per tutta la stagione i biancorossi rovineranno in trasferta quello che di buono costruiscono in casa. Il tecnico bassanese, alla decima giornata di ritorno, complice la sconfitta con il lanciatissimo Treviso di Barreto e Reginaldo, paga con l’esonero l’andamento deficitario della squadra. La società decide di puntare su Gianfranco Bellotto, il quale però dopo aver conquistato tre pareggi in tre partite, viene messo alla porta per far tornare in panchina Viscidi.

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SONDAGGIO: RETROCESSIONE, DI CHI E' LA COLPA?


I tifosi cominciano ad avere le prime perplessità sulle reali competenze di chi deteniene il bastone del comando, nonostante il direttore generale sia Sergio Gasparin, già d.g. e amministratore delegato durante la presidenza di Pieraldo Dalle Carbonare. Alla fine la squadra concluderà al diciassettesimo posto con 49 punti in classifica che però non sono sufficienti a salvarsi, perché il Vicenza è costretto ai playout con la Triestina arrivata quart’ultima. Andata e ritorno si chiudono con lo stesso risultato (2-0 per gli alabardati) e con la prima amara retrocessione (insieme con Pescara, Venezia e Catanzaro) dell’era Cassingena. Questo nonostante in rosa ci siano alcuni nomi altisonanti come Paganin, Cristallini, Schwoch (12 reti per lui), Margiotta (10 reti) un Bonanni positivo per metà campionato ma poi spentosi, e altri giocatori come Luca Rigoni, Avramov, Vitiello, Biondini, Padoin, ereditati dalla gestione Enic e oggi tutti militanti in squadre di Serie A. Alla fine il bilancio dopo l’arrivo di Cassingena nella stanza dei bottoni, parla di 12 sconfitte (2 ai playout), 12 pareggi e 6 vittorie con 37 gol fatti e 46 subiti. L'illecito sportivo del Genoa, retrocesso all’ultimo posto in classifica, unito ai fallimenti di Perugia e Salernitana permettono però al Vicenza di essere riammesso nuovamente in serie cadetta Come nuovo allenatore viene scelto Giancarlo Camolese…. (continua)

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