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Il punto di Alberto Belloni: "Niente capri espiatori, il Lane merita l'ultimo posto"

I biancorossi sono stati affossati da un avversario mediocre dopo un buon primo tempo con giocatori validi all'interno di una struttura debole. L'interesse di Boreas potrebbe evitare il peggio: ora siamo nelle mani di De Bortoli

Ci sarà tempo per individuare sbagli e responsabilità. Per il momento, l’esercizio di individuazione di un capro espiatorio che possa spiegare come abbia fatto il Lane a finire tristemente ultimo in classifica è controproducente oltre che del tutto inutile. Zocchi, Colombo, Zanini, ora Lerda. Pastorelli, Franchetto, Bortoli… Lasciamo perdere.

Il Vicenza sta dove sta perché se lo merita. A questo punto di un campionato, i numeri sono la più impietosa cartina di tornasole dei valori in gioco. Questa è una squadra fatta di giocatori che presi singolarmente non sono male: qualcuno ha un’ottima caratura da serie C, a qualche altro addirittura la Terza Divisione sta stretta. Ma l’insieme assemblato quest’estate è debole e poco comprensibile come complesso. Lo è organicamente, come pure mentalmente. E non serve continuare ad enumerare i (tanti) guai occorsi al gruppo negli ultimi mesi, perché è proprio quando tutto rema contro che le risorse umane diventano fondamentali.

IL CAMBIO ALLENATORE? UN EFFETTO DURATO MEZZ'ORA

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