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Vicenza-Reggiana: interviste a Tiribocchi e Giacomelli

Le parole dei due attaccanti, a segno nel match casalingo contro i granata. Giacomelli commenta l'espulsione ed incrocia le dita in attesa delle decisioni del giudice sportivo

Due gol e due espulsioni: la partita di Giacomelli e Tiribocchi viaggia su bianari paralleli che conduce entrambi prima ad esultare sotto la curva poi negli spogliatoi (poco) prima del terzo fischio dell'arbitro. 

LA CRONACA DELLA PARTITA
LOPEZ: "I PLAY OFF LI VINCI SE NON PRENDI GOL"

GIACOMELLI "E' stato un finale particolare, invece di ripartire da una buona prestazione, dal ritorno al gol ci troviamo a commentare il rischio che io non disputi magari la prima gara dei play-off, quella che per me, ora, è la partita della vita, di un intero anno - ha spiegato l'attaccante sul sito del Vicenza Calcio - Non ho detto assolutamente niente, nei momenti concitati ci siamo alzati tutti dalla panchina in occasione della punizione sbagliata di Alessi, che era importante, e nella confusione generale il guardalinee ha detto all'arbitro di cacciare il dieci. Giuro di non aver detto nulla, spero prevalga il buon senso e il fatto che anche durante la gara con l'arbitro ho parlato senza problemi".
"Il ritorno al gol è stato importante, mi mancava; ho ringraziato Tulli per la palla che ha messo perché si trattava solo di spingerla dentro, però in quelle occasioni non è scontato quando prevale magari la pressione di non riuscire a farlo. Sono contento perché è stata la rete del 3-1 e la gara non si era fatta facile su un campo reso pesantissimo dalla pioggia - prosegue il numero 10 - Alla fine eravamo stanchi, avevamo corso tanto. I primi venti minuti sono stati da grande squadra, sappiamo che il nostro forte è palla a terra e velocità, finché si riusciva a giocare bene. Il Vicenza c'è ed è una grande squadra e vuole riuscire a fare l'impresa perché ne abbiamo le capacità e la possibilità". "La dedica va allo staff e alla squadra perché in questi cinque mesi senza gol cercavano sempre di spingermi nel ritrovare la giusta convinzione - conclude - Il mister mi aveva comunicato in settimana che potevo giocare da seconda punta o da esterno. Stamattina ha deciso di farmi giocare largo, sono contento per la prestazione e deluso ed amareggiato per quanto successo alla fine".

vicenza-reggiana tiribocchi_fd96cf4a855b2dfce1b156f10fb03a64-2TIRIBOCCHI "L'episodio che mi riguarda è certamente particolare, ho preso una pallonata ed una espulsione. Peccato perché avevo fatto una buona gara, come tutta la squadra, e mi toccherà saltare la prossima partita e fare solo il tifo per i miei compagni. E' un peccato, sono cose che capitano, ma c'è rammarico perché non avevo fatto proprio niente - ha spiegato l'attaccante sul sito del Vicenza Calcio - La prima ammonizione l'ho ricevuta perché avevo allontanato la palla, ma perché c'era un fallo precedente non fischiato. E' stata una partita tirata per noi e anche per l'arbitro. Sono cose che succedono purtroppo. Nella seconda ammonizione credo che l'arbitro non abbia visto perché correva al centro del campo, ha visto che ero vicino alla palla, io mi stavo allontanando camminando e il portiere ha tirato prendendomi sulla testa. Il direttore di gara non mi ha detto nulla, nemmeno sull'espulsione di Giacomelli in qualità di capitano, poi siamo anche in tanti e in quei frangenti tutti gli vanno addosso e subisce diverse pressioni. La partita potevamo magari chiuderla prima e tutto questo caos non si sarebbe verificato".
"Mi dispiace perché avevo ritrovato il posto e giocando si mantiene la condizione, invece ora mi allenerò e tiferò per i miei compagni - e prosegue - Voglio ringraziare in particolar modo il preparatore atletico, con cui ho instaurato un ottimo rapporto, perché mi ha sempre stimolato e tenuto in forma. Ora il momento è importante, bisogna dare tutto e avere il coraggio di fare qualsiasi cosa; oggi è andata bene, mi dispiace non poterlo fare domenica prossima ma sappiamo che ci sono i play-off e mi preparerò per quelli". "Abbiamo disputato una grandissima partita quando eravamo in attacco, facendo giocate importanti, sicuramente non da prima divisione. Poi abbiamo preso il primo gol, che magari rischia di stordirti, ma nel momento in cui spingevamo riuscivamo a trovare la rete. Purtroppo abbiamo sofferto sino alla fine - analizza - Per caratteristiche ho sempre giocato con due punte facendo dei movimenti per il compagno, dei veli. E' normale che quando si mette la palla lunga possiedo altre caratteristiche e faccio più fatica a saltare di testa, anche se oggi pure quello è andato bene".
 

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