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Lr Vicenza-Monza 1:2. La corazzata Monza affonda un buon Vicenza

I biancorossi tengono bene il campo contro un avversario di caratura superiore e alla fine avrebbe meritato la divisione della posta. Decisiva l’incertezza difensiva dello 0-1 e tre minuti dopo il contropiede brianzolo. Il gol della bandiera è del neo acquisto Lanzafame. Migliori in campo nel Lane Cappelletti, Zonta e Giacomelli. Ancora deludente la prestazione dell’oggetto misterioso Jallow

Le pagelle 

GRANDI 6: pericolosissima un’incomprensione con Pasini al 24’. Si disimpegna bene su Gytkjaer al 36’ e nella riresa su una punizione di Balotelli. Niente da fare sui due gol degli ospiti. Qualche altro buon intervento in protezione, ma sul gol di Mota proprio non si poteva uscire?

BERUATTO 6: il tridente del Monza lo schiaccia molto sulla sua tre quarti e il suo apporto offensivo si riduce di molto. Prova un paio di volte il tiro ma senza fortuna. Mette in mezzo diversi palloni ma senza la necessaria precisione. Più in ombra del solito e con un cartellino sul groppone.

PASINI 6,5: complice nel quasi pateracchio del 24’: la palla è chiamata dal portiere oppure è il difensore a sbagliare? La difesa fa bene per quasi tutta la partita, lasciando agli avversari solo due o tre chances, ma sul primo gol c’è una responsabilità collettiva. Giallo pesante anche per lui…

CAPPELLETTI 7,5: chiude praticamente ogni varco nel quale provano ad inserirsi le punta avversarie. Per lui una prestazione scintillante, sia in copertura che in appoggio. Gol di Mota a parte il centrale berico non perde nemmeno un confronto. Senza bisogno di farsi ammonire.

BRUSCAGIN 6-: parte bene con due cross insidiosi, poi inizia a soffrire le incursioni sulla sua fascia di competenza. Sembra lui il più vicino all’azione al 72’ quando Mota insacca di testa. Ma sono ben 5 le maglie biancorosse in zona (contro due soli attaccanti) e quindi come minimo non è il solo colpevole. E’ sempre dalla sua parte che tre minuti dopo si invola D’Alessandro per lo 0-2.

RIGONI 6+: si vede poco ma lavora molto. Se il pacchetto centrale regge l’urto dei più attrezzati avversari è anche grazie alla sua esperienza e calma nelle giocate. Peccato che incappi ancora una volta nell’ammonizione, ma nel complesso si guadagna la pagnotta.

(PONTISSO n.g.): entra nel finale e fa poco per farsi apprezzare. Giusto un tiro strozzato che non fa male a Brocchi & C.

AGAZZI 5/6: nel primo tempo ha sul piede la palla giusta del vantaggio, ma l’esecuzione è da dimenticare e risparmia i brianzoli. La sua è una gara piuttosto in ombra, nella quale non fa mancare un contributo dinamico ma qualitativamente non incide. A me sembra mal utilizzato come mezzala. Lo preferirei come mediano.  In più rimedia un provvedimento disciplinare.

(CINELLI) n.g.: al 37’ su cross di Bruscagin si libera per il colpo di testa, che gli riesce però decisamente moscio. Poco altro…

ZONTA 7/8: al 41’ si inventa il più comodo degli assist per il vantaggio, peccato che il compagno non lo sfrutti a dovere. La sua è una partita da incorniciare, che lo laurea come migliore in campo. Se gioca così, sarà difficile strappargli la maglia da titolare.

GIACOMELLI 7: al 21’ spara un missile verso la porta di Di Gregorio: la palla sembra destinata al “sette” ma purtroppo esce di un niente. Ci riprova al 37’ ma il tiro è sopra alla traversa. Ribadisce (senza il gol) la buona impressione già prodotta a Pordenone. Un giocatore ritrovato. E non è detto che Dalmonte gli soffi il posto tanto facilmente…

(VANDEPUTTE) n.g.: entra e, senza particolari squilli, conferma le note positive della settimana scorsa. La condizione sta tornando quella giusta ed è un’arma in più per l’allenatore.

JALLOW 4: e qui siamo alle note dolenti. O forse “indolenti”? Per essere stato additato come la perla di mercato in estate, il gambiano vagola per il campo senza costrutto, incapace di far male agli ospiti e totalmente inutile per la manovra berica. Sin qui si è insistito su di lui per dare un senso al mezzo milione di euro investiti da Rosso. Ma la domanda è: ha senso insistere nell’errore. Come ciliegina sulla torta, si fa ammonire inutilmente.

(MEGGIORINI) 6: al 78’ gli arriva sui piedi un traversone perfetto ma il bomber sbuccia la palla. Per fortuna (si fa per dire) che viene ravvisato il suo off side. La sua entrata cambio il volto e la pericolosità della prima linea vicentina. Peccato solo che l’autonomia sia così limitata…

LONGO 5: un colpo di testa al 47’ ma niente di fatto. Non ripete certo l’exploit di Lignano, ma anche all’interno di una partita insufficiente, si fa almeno apprezzare per il tentativo di contribuire alla causa comune. Mimmo lo fa uscire ed è giusto così.

(LANZAFAME) 7; entra bene in partita e dopo un tentativo dalla distanza all’86’ infila il corridoio libero, dimezzando le distanze. Se il buongiorno si vede dal mattino c’è da essere speranzosi. Controprova sabato in quel di Salerno?

MISTER DI CARLO 7: convincente la formazione che mette in campo, attacco a parte. Lo spirito del suo Lanerossi.2 è quello giusto. Quando cambia i punteros dà persino l’impressione di poter vincere la gara. Poi il tasso qualitativo del Monza salta fuori e il Vicenza paga dazio. Ma se fosse finita in parità non sarebbe stato uno scandalo. Se in conferenza stampa tesserà le lodi del gruppo, avrà ottime ragioni (non quando lo fa in partite come quella con l’Entella, vero mister?). Questo Vicenza oggi perde ma piace per gioco, spirito e coraggio. Se queste armi resteranno nel DNA della squadra, cìè da confidare nel raggiungimento dell’obiettivo finale.

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