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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Lane e l'arbitro fermano il Citta

Nonostante i nuovi acquisti i biancorossi soffrono gli avversari per quasi tutta la gara e portano a casa un punto (che non serve praticamente a niente) solo per un paio di decisioni del direttore di gara che fanno imbufalire gli ospiti. Tra i migliori Lukaku, Da Cruz e Proia. Dietro alla lavagna De Maio, Diaw e soprattutto Pontisso

LE PAGELLE

GRANDI 6+: al 21’ fa un autentico miracolo su Branca, ma nessuno dei suoi lo copre sulla ribattuta. Altra parata al 34’. Non esente da colpe sul terzo gol dei castellani: il tiro a giro di Branca è una prodezza ma il portiere biancorosso non si allunga a sufficienza. Nel complesso una prestazione apprezzabile.

BRUSCAGIN 6- : bel traversone al 5’. Corre molto e cerca di alimentare la manovra del Lane, ma spesso è il difficoltà sulle folate di Baldini & C.

PASINI 5/6: non commette errori evidenti ma tutta la sua partita è in difficoltà, con gli attaccanti avversari che si dimostrano più veloci, tecnici ed aggressivi

DE MAIO 4/5: assist di testa per il primo gol del Lane. Al 15’ è lui nei pressi di Frare ma non riesce a contrastarlo. Sul raddoppio del Citta si perde Okwonkwo nel momento decisivo del tapin. Dato che avrebbe dovuto essere il nuovo baluardo della retroguardia, specie sulle traiettorie aeree, il suo esordio va sottolineato con la penna blu.

LUKAKU 6/7: bel cross al 30. In tutta la gara, nonostante mostri di aver bisogno di perdere qualche chilo, sta una spanna più su degli altri, dominando la fascia sinistra con tutta una serie di iniziative convincenti.

(CRECCO) n.g.: solo pochi minuti, in cui il Lane, in superiorità numerica, non combina granchè

PROIA 6+: si smarca bene e con una zuccata porta in vantaggio i suoi al 10’.Per il resto, una partita tra luci ed ombre, che sembra però un piccolo passo in avanti rispetto alle più recenti esibizioni.

(BOLI) n.g.: prende possesso della fascia destra e conferisce spessore e tigna alla sua squadra. Da rivedere.

PONTISSO 4/5: sanguinoso il pallone che perde al 55’ e il Citta ringrazia. Spiace sparare sulla Croce Rossa ma questo ragazzo deve cambiare aria. Qui a Vicenza è solo un peso ma chissà, altrove…

(BIKEL): n.g. una mezzoretta a fare il mediano in una squadra però che non trova identità. Lui prova a metterci del suo ma senza grossi risultati. Anche lui atteso alla prova d’appello.

RANOCCHIA 5/6: al 47 prova il tiro ma gli va sopra al montante. Gara sottotono, nella quale non riesce a valorizzare la sua classe. Forse è stato schierato troppo indietro rispetto alla sua zona comfort.

DA CRUZ 6: prova il tiro al 36’ ma Kastrati si oppone. Quando i signor Marini fa ribattere il penalty (i due in maglia gialla che entrano anzitempo sono gli stessi che ostacolano Teodoroczyk sulla ribattuta) sigla il 2-2. Si vede che il piede c’è. Ma serve di più.

(MEGGIORINI) 6+: espereinza e freddezza per la battuta inappuntabile del rigore finale. Ha un’altra occasione ma affretta il tiro e spara alto.

DIAW 5: la sua rovesciata al 5’ si stampa sulla traversa. Ci prova ancora al 30’. Si guadagna il rigore del pareggio per l’uscita scomposta di Kastrati (ma la zuccata di Davide stava uscendo senza danni). Continua a non convincere ed è un bel problema per un Vicenza al quale i suoi gol servono come l’ossigeno.

TEODORCZYK 5/6: gran colpo di testa al 9’ parato con difficoltà dal portiere. L’arbitro nota la sua maglia allungarsi per una trattenuta in area e fischia il rigore. Lo batte personalmente ma se lo fa parare. Cerca di riscattarsi al 48’ ma anche stavolta è bravo il portiere ad opporsi. Sbaglia molto ma combatte anche senza risparmio. Il fisico c’è, la voglia anche. Ma serve di più…

(GIACOMELLI) 6: molto pericolosa la palla persa al 68’. Il suo ingresso però mette un po’ di pepe ai compagni e contribuisce ad innervosire i granata (oggi in giallo). Nessuno però ne approfitta. Suo l’assist per il rigore.

Mister BROCCHI 5: questo rocambolesco (e per molti versi immeritato) risultato al Lane serve quasi nulla, specie visti i risultati concomitanti. I suoi giocano bene solo i primi 10 minuti, poi arrancano e corrono il rischio di subire una punizione più severa. Grandi contestazioni all’arbitro. Nel primo rigore si vede nettamente allungarsi la maglia di Teodoro. Sul tiro dagli 11 metri del polacco i due difensori che vanno a salvare dopo la parata sono gli stessi entrati anzitempo in area (ma c’è anche un giocatore biancorosso). L’irregolarità c’è, segnalata dal VAR. Sul secondo penalty il fallo (innegabile) di Kastrati su Diaw avviene quando la conclusione del vicentino è avviata ad uscire sul fondo. Quanti arbitri avrebbero fischiato? Poi le due espulsioni avvengono per doppio giallo. Soprattutto nel caso di Tounkara un altro direttore di gara, col Citta già in 10, avrebbe probabilmente tenuto in tasca il cartellino. In generale al Menti si è visto un Vicenza generoso ma pasticcione e privo di un’identità decifrabile. Non si poteva pretendere dai nuovi un ingresso al 100% ma serviva la vittoria ad ogni costo, senza se e senza ma. E’ dall’inizio del campionato che la squadra improvvisa, senza un’identità forte. Oggi, in particolare, la mediana (Pontisso/Ranocchia) è stata quasi sempre massacrata dagli uomini di Gorini e la difesa, nonostante De Cruz, ha pagato il solito dazio di disattenzione. Soluzioni? Difficile trovarne… Qualcuno ha ipotizzato un ritorno di Di Carlo. Forse sarà arrivato da Saturno negli ultimi giorni e non conosce il tabellino di inizio stagione. Il Vicenza.1 è stato uno sprofondo biancorosso come il Vicenza.2. Anzi, persino un po’ peggio. L’allenatore ha davanti due partite (Lecce e Alessandria) dalle quali deve cavare almeno 3 punti, meglio 4. E comunque avrebbe davanti la scalata all’Everest. Bisogna provarci. Ma lo sconforto è tanto… E per il mister, cui si chiedeva una vittoria, il voto non puo’ essere positivo

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