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Contro il Cesena, Lane tira fuori le palle

Primo round in casa, da sfruttare al massimo perché il ritorno in Romagna sarà una battaglia feroce

Possiamo definire Vicenza-Cesena, andata dei quarti di play off, come la partita della verità? Direi proprio di sì, perché domani (e poi il 31 maggio al Manuzzi) il Lane rischia davvero di vedere conclusa la sua avventura agli spareggi. Ma poteva uscire anche contro la Pro Sesto, dirà qualcuno…

Vero, ma se fosse successo (e non è successo) sarebbe stato più per demerito dei biancorossi che per merito dell’avversario, encomiabile ma un buon gradino sotto nella scala dei valori. Stavolta non è così. Il Cesena, dopo aver attraversato lo tsunami del fallimento ha avviato un periodo decisamente positivo e ha guadagnato l’accesso alla coda del campionato grazie ad una stagione convincente: secondo in classifica a pari merito con l’Entella, solo due punti indietro rispetto alla vincente Reggiana. Tre formazioni leader che hanno fatto il vuoto in graduatoria, scavando un buco di quasi 20 punti rispetto alla più vicina inseguitrice, la Carrarese. Un po’ il contrario del Vicenza, che tra alti e bassi (più bassi che alti) ha avuto bisogno della bella vittoria in Coppa Italia per ritagliarsi un posto comodo nei play off. Stavolta rischia, il Lane, si diceva.

Anche se all’andata al Menti non si dovranno temere i gol del bomber Corazza, assente nell’occasione. Mimmo Toscano si affiderà però alla coppia di gemelli del gol: l’albanese Shpendi, accreditato di 12 centri e il centravanti di origine nigeriana Udoh (4 gol). Nei ranghi dei bianconeri da tenete d’occhio è inoltre il centrocampista De Rose, un po’ il gemello di Ronaldo, con meno classe ma più carattere. Una squadra ostica, quella bianconera, temibile per le sue caratteristiche di gioco: compattezza, solidità e soprattutto aggressività, dote quest’ultima che potrebbe risultare indigesta agli uomini del tenente Dan. Segnano molto, gli ospiti e, contrariamente ai nostri, hanno la miglior retroguardia del loro girone, subendo circa la metà dei gol di Pasini & C.

La gara di andata al Menti sarà fondamentale e il Vicenza, oltre al fattore campo, avrà qualche altro vantaggio sugli avversari. La presenza dei tifosi dalla Romagna sarà più bassa di quello che avrebbe potuto essere (disponibili a Vicenza 600 posti ma i supporters ospiti hanno già dichiarato che in molti diserteranno la trasferta per restare ad eliminare i danni dell’alluvione). Si prevede al contrario un afflusso di massa del popolo del Menti e si è visto contro la Pro Sesto quanto conti la spinta del pubblico. L’infermeria berica, infine, è quasi vuota, quindi Thomassen potrà contare su quasi tutto il suo parco giocatori. Circa la formazione che vedremo in campo, in attesa della conferenza stampa di oggi pomeriggio, è facile pensare ad una conferma della difesa e all’inserimento in mezzo al campo di Cavion al posto di Jimenez (che pur non aveva fatto male mercoledì). Arbitrerà l’incontro il signor Pascarella di Nocera Inferiore, direttore di gara già presente a Salò nella sconfitta dei biancorossi sul lago e per ben tre volte con il Cesena (due vittorie e un pareggio). Il dettaglio scaramantico sembrerebbe a favore degli ospiti, dunque…

Ma il Lane ha bisogno di ben altro che affidarsi ai vaticini del Mago Otelma. Se si vuol andare al ritorno con buone chances di qualificazione, occorre capitalizzare il big match di domani con una gara coraggiosa e giudiziosa. Due i giocatori che potrebbero fare la differenza a nostro favore: un Ronaldo diverso da quello visto con la Pro, più ordinato e pulito negli appoggi e capace di tenere i nervi saldi, oltreché preciso nel tiro e naturalmente El Loco Ferrari, che dovrà dimostrarsi spietato ad ogni mezza occasione che gli capiterà sulla testa o sul piede. Stavolta il Vicenza non è pregiudizialmente più forte dell’avversario. Ma non gli è nemmeno inferiore. Serviranno ardore e pazienza. Ardore perché non sono tollerabili certi atteggiamenti passivi troppe volte visti. Pazienza perché il Cesena gioca bene di rimessa mentre ha dimostrato qualche impaccio quando incontra squadre ben coperte. Un Lane maturo e spietato, questo ci si aspetta. Perché non è più tempo di essere forti solo sulla carta, stavolta bisogna tirar fuori tutti gli attributi. Quelli da provinciale, che non vediamo da tanto tempo…

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