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Vicenza bilancio positivo al giro di boa, ora c'è il mercato da non sbagliare

I biancorossi hanno chiuso il girone di andata con 27 punti che rappresentano un buon risultato. Con Marino il passo è cambiato ma ora è necessario operare con oculatezza in sede di mercato per mantenere fino alla fine il passo salvezza

Con la sconfitta di Frosinone si è chiuso il girone di andata del Vicenza di Lopez prima e di Marino poi. Un Vicenza ritrovatosi, nel volgere di pochi giorni, dal preparare il debutto al Menti contro il Giana Erminio ad affrontare la trasferta a Trapani per un ripescaggio in serie B, arrivato "ai punti", al termine di un testa a testa con il Pisa, che fino all'ultimo pareva premiare i toscani.

La società di via Schio dunque si è trovata ad operare in fretta e furia nel mercato, negli ultimi giorni di agosto, per imbastire una squadra che potesse affrontare il periglioso cammino in serie B, tra lo scetticismo di buona parte dei tifosi, alcuni dei quali decisamente contrariati dal fatto di avere ottenuto il passaporto tra i cadetti, senza passare per una promozione regolare dalla Lega Pro e convinti che la squadra avrebbe subito pesanti passivi su ogni campo si fosse presentata. 

La lusinghiera classifica al termine del girone di andata, suffragata dalle prestazioni in campo dove salvo rare eccezioni, il Vicenza non ha mai "sbracato", ha dimostrato che non è stato così. La proiezione in termini di punti conquistati nelle ultime gare, dopo la cura Marino (17 punti in 10 partite), darebbe i biancorossi ad un ipotetico risultato finale di 62 punti che, con le premesse iniziali, rappresenterebbero un vero e proprio exploit  C'è da dire, però, che il Vicenza delle ultime dieci gare ha corso eccome, nonostante le difficoltà di una rosa che soprattutto in avanti fornisce poche scelte, anche a causa di infortuni come quelli di Maritato e Ragusa, che hanno privato, prima Lopez e poi Marino, di giocatori senza dubbio importanti. Sarebbe miope, nonchè pericoloso, pensare che Camisa e compagni possano tenere questo ritmo fino alla fine senza andare a sistemare la squadra dove c'è la necessità.

Da questo punto di vista la società ha già chiarito che sul mercato si andrà ad operare solo per supplire alle carenze di organico e non per andare a perseguire un obiettivo, come quello dei playoff, che pure allo stato attuale delle cose, con una serie B che non sembra  presentare grandi eccellenze, parrebbe un risultato alla portata. Ma tant'è, soldi non ce ne sono, e il presidente Cunico per sua stessa ammissione ha dichiarato che la prima "mission" della società è quella di diminuire il monte debiti e poi, eventualmente, anche cercare il risultato sportivo.

Allo stato attuale delle cose dunque è possibile che siano due, massimo tre, i giocatori che il Vicenza cercherà di andare a prendere sul mercato. Con il prossimo rientro di Tutino e Maritato, recuperati entrambi dall'operazione al crociato anteriore del ginocchio, in avanti pare possibile che si vada alla ricerca prioritaria di un attaccante esterno. Il nome più ricorrente è quello di Riccardo Improta, 21 anni da poco compiuti, ora al Bologna ma il cui cartellino è di proprietà del Genoa mentre, per vari motivi sembrano difficilmente percorribili le piste che porterebbero a Pasquato (Pescara), Gonzalez (Novara) o all'ex Sgrigna che difficilmente si muoverà da Cittadella.

In avanti Cocco sembra punto fisso di questa formazione quindi se dovesse arrivare una prima punta, sarà probabilmente un giocatore che possa essere un sostituto da utilizzare in caso di necessità. Pare vicino a vestire il biancorosso il ventenne danese di origine ivoriana Kenneth Dahrup Zohore, il cui cartellino è di proprietà della Fiorentina, ma le voci di mercato danno il Vicenza interessato anche a Petkovic (Varese in prestito dal Catania), Doudou (Latina in prestito dall'Atalanta) e Rossetti (attualmente all'Atalanta ma cartellino della Juve) tutti giocatori che per un motivo o per l'altro finora hanno trovato poco spazio.
E' da rinforzare anche il reparto difensivo dove, a parte Brighenti, gli altri centrali non hanno finora particolarmente brillato. Di nomi però, a parte quello di Milan Milanovic, ora al Palermo, e già ricercato nel corso del mercato estivo, non se ne fanno, ma la sessione invernale della campagna acquisti è ancora alle battute iniziali e da qui al termine, fissato per fine gennaio, le novità potrebbero essere molte, anche inaspettate.

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