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Venezia-LR Vicenza: e ora parla il campo

Finalmente si riparte. E per il lane è subito derbino: le probabili formazioni

Finalmente si riparte. Chiuso con amichevoli, esperimenti, attenzione ossessiva ai moduli. Ora si gioca per tre punti, di quelli veri, che a fine stagione concorreranno a determinare l’esito del campionato cadetto. E per il Lane è subito derby, anzi derbino, perché una sola è la madre di tutte le partite e non passa né per la laguna, né per il quartiere del Ceo, né per il Pra’ della Valle nè tanto meno per la cinta murata del Citta.

Tuttavia non è neanche una partita come tutte le altre, visto che il primo scontro tra berici e lagunari è targato 1903, 117 anni fa. E’ una partita molto attesa per valutare la consistenza del Lane di Renzo Rosso. Nonostante si tratti solo del primo turno, le attese per capire quanto valga la formazione di mister Di Carlo sono molte. Al Penzo, il mister dovrà fare i conti con alcune assenze importanti come Meggiorini e Nalini e con qualche giocatore non al meglio, come Zarpellon, Bizzotto e lo stesso Rigoni che partirà dalla panchina. E’ probabile che con i neroverdi l’allenatore opti per un 4/3/1/2 e per questa probabile formazione: Grandi/Barlocco, Padella, Cappelletti/ Pontisso, Cinelli, Dalmonte/Vandeputte/Guerra, Marotta.

Diversi punti interrogativi sui vari ruoli. Davvero il tecnico farà giocare Barlocco (che tante perplessità ha destato nelle ultime amichevoli) lasciando fuori un Beruatto in formissima? Giocherà davvero con un centrocampo a tre, rinunciando all’uomo davanti alla difesa, inserendo nella linea delle mezzeali un atipico come Dalmonte? Si affiderà come guastatore a Vandeputte, togliendolo dalla fascia (nelle ultime uscite il belga ha dato il meglio di sé proprio partendo dal mezzo)? Terrà fuori dall’attacco un elemento che sin qui è sembrato piuttosto in forma come Gabriele Gori? L’obiettivo di Mimmo è palesemente quello di dar fiducia all’unico vero bomber a disposizione, Marotta (a parte il giovane ex viola, gli altri, Meggio e Guerra, sono delle seconde punte). Alla chiamata dell’allenatore, l’Artigliere risponderà presente già da S. Elena?

Tante incertezze dunque, mentre la campagna acquisti è ferma. In conferenza stampa ieri il Mago ha lasciato intendere che non è ancora finita e che il Vicenza sta alla finestra in attesa magari di piazzare il colpo nelle ultime ore. Tuttavia, come ha detto Stefan Schwoch in una recente intervista, nel calcio c’è una regola cui è difficile sottrarsi: per portare a casa un top player bisogna spalancare il portafoglio. Il Venezia, che ha appena ingaggiato l’oggetto del desiderio biancorosso Francesco Forte, ha appoggiato sul tavolino della Juve Stabia una mazzetta da un milione di euro.

Premesso che l’ipotesi Jallow non mi sembra la soluzione più adatta per il pacchetto offensivo di casa nostra, l’idea di rinforzarsi, che so, con un Biasci, passa necessariamente attraverso uno sforzo economico molto lontano da una politica risparmiosa. Come ha capito anche il Lecce, trattando Coda. La gara col Venezia potrebbe però cambiare le carte in tavola. Un franco successo nell’imminente trasferta chiuderebbe la bocca ai molti che chiedono il colpo clamoroso di mercato, dando ragione al patron che ha giudicato già adeguato l’organico così com’è.

E quindi oggi 90’ da seguire con grande attenzione, per provare a dare una prima risposta all’ultimo, fondamentale, degli interrogativi. Quanto vale in prospettiva questo Vicenza? Un decimo posto (come sostengo io)? Una salvezza sofferta (come dicono i mugugnatori)? Oppure un posto lassù in alto (come sperano i più ottimisti)? Il Big Ben delle chiacchiere ha detto stop. La parola al campo, di qui in poi…

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