Caso Valentino Rossi, Paola Cazzola: "Sportivamente indifendibile"

Non si ferma il dibattito sulla penalizzazione a Valentino Rossi, ritenuto responsabile di aver causato l'uscita di pista di Marc Marquez, nel corso del Gran premio di Sepang. I numerosissimi fans del Doctor, tra i quali Jovanotti, Vasco Rossi e perfino i parlamentari del PD, lo difendono a spada tratta, i vip sulla stampa, gli altri sui social, ma il mondo del motociclismo va più cauto.

Se un gruppo di piloti ha pubblicamente dichiarato che a Valencia lo faranno passare davanti, il leggendario campione Giacomo Agostini stigmatizza il comportamento del suo "erede": "Valentino ha perso la testa, si vede come prima del contatto allarga la traiettoria, cala i giri del motore lo aspetta, lo sfida invece di concentrarsi nell'inseguimento di Lorenzo -sottolinea il commentatore tecnico del motomondiale pre e post gara per Cielo-. E' ovvio che rimanere freddi durante una gara in cui ci si gioca il mondiale non è facile però non è che poteva aspettarsi che Marquez gli spalancasse la porta. Lo spagnolo è un pilota orgoglioso, anche se non può lottare più per il mondiale vuole dimostrare di essere il migliore".

Della stessa opinione l'ex campionessa bissarese Paola Cazzola che, sulla sua pagina Facebook scrive: "Chiedo al popolo giallo, ma Vale non poteva scegliere di lasciar andare Marquez per non correre rischi?! Lo attacca sin dal giovedì e pensa che nulla possa accadere? Mah. Il primo str***  è stato Rossi, Marquez secondo me gli ha fatto vedere che non ha paura (come successo in passato, quando psicologicamente Rossi ne ha uccisi...). Quindi, quando dichiari guerra, poi devi combattere. In questa battaglia ha perso un po´ il controllo - e ci sta - ma adesso, non cerchiamo di difendere una cosa che spotivamentre non può essere difesa!"