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Ravenna-Vicenza: le pagelle di Alberto Belloni

I migliori e i peggiori della trasferta al Benelli di Ravenna

Le pagelle di Ravenna-Vicenza 

VALENTINI 6: nel primo tempo nessun intervento di rilievo ma qualche sbavatura di troppo, soprattutto al 5’quando temporeggia su un rinvio che poi colpisce pericolosamente l’attaccante giallorosso. Un altro rinvio sbilenco al 37’. Nella ripresa è praticamente disoccupato. Il praticamente vale per due gol subiti, anche se non certo per sua colpa.

MALOMO 4,5: tanta fatica dalla sua parte, dove viene spesso preso tra Ballardini, Brosio e Dessena. Se la cava, ma sia al 23’ che al 28’ perde l’uomo e rischia grosso. Soffre anche nel prosieguo della gara, come al 56’ quando liscia la palla e poi deve recuperare alla disperata. Sul 2-1 il Ravenna sfonda dalla sua parte. Dopo tante buone partite, partecipa pure lui alla Waterloo berica.

MILESI 6: al centro il Ravenna è meno insidioso e i suoi primi 45’ scorrono tutto sommato senza patemi. Nella ripresa i giallorossi continuano a non tentare le vie centrali, per cui può limitarsi all’ordinaria amministrazione. Gara senza errori di rilievo. Ma l’immagine di squadra è quel che è…

CRESCENZI 6: copre con autorità la fascia sinistra del Lane, dominando soprattutto sui palloni aerei. Meno brillante nel secondo tempo, anche se non è dal suo settore che provengono i maggiori guai per i biancorossi. Prova tutto sommato sufficiente.

GIRAUDO 5,5: qualche difficoltà ad interpretare il ruolo, in una prima parte di gara nella quale fa meglio in copertura che nella fase di supporto in avanti. Nel secondo tempo è un po’ più coraggioso. Per lui un tentativo di testa abbastanza efficace in area avversaria. Alla fine sembra uno dei più affranti per la sconfitta. Accontentiamoci dei sentimenti.

ROMIZI 5,5: nei primi 45’ svolge il suo compito d’ordine e di contrasto, ma le idee nelle ripartenza sono poche e confuse. La sua partita continua senza sussulti, secondo un copione già visto: tanta corsa e abnegazione ma cervello intermittente e iniziative in avanti a livello minimo.

ALIMI 4: mezzo tempo non soddisfacente, giocato con passo lento e compassato, quando invece servirebbe qualche lampo per accendere le punte. Nella ripresa cerca di far meglio ma non ci riesce per nulla: al 60’ sbaglia un appoggio facile ma è soprattutto al 53’ che segna in negativo l’incontro: in sospetto fuorigioco (che l’arbitro non vede) si presenta solo soletto davanti a Venturi. Sarebbe il gol dello 0-1 e lo caccia incredibilmente alto. Errore da fucilazione alla schiena.

GIORNO 6-: tutto sommato se la cava, cercando di dare alla trequarti biancorossa ciò che manca maggiormente: la velocità. Al 34’ si inserisce bene tra le linee ma il suo tiro è maldestro. Ci riprova al 38’ ma anche in questo caso la conclusione è fiacca. Esce per dar corpo ad un arrembaggio che poi non si vede.

DE GIORGIO 5: ci si aspetta sempre la giocata illuminante, che nel primo tempo purtroppo latita. Ha una buona chance al 41’ su calcio da fermo, ma il tentativo va nettamente alto. Desaparecido anche nei secondi 45’, durante i quali non gli riesce niente di decisivo. Il modo con cui si fa saltare da Venturini in occasione del raddoppio, è imbarazzante. Mica tutta colpa sua, chiaro. Ma dov’è l’uomo che può fare il salto di qualità?

GIACOMELLI 5,5: stavolta non fa la differenza. Si sbatte su tutto il fronte ma non cava il classico ragno dal buco. Pur essendo l’unico che tenta di fare qualcosa, stavolta il risultato è la montagna che partorisce il topolino. Neanche un assist o un tiro che metta in ansia gli avversari, se non una discreta punizione al 71’ e un cross interessante al 77’. Al 63’ subisce forse un fallo da rigore in area dei padroni di casa.

FERRARI 5-: prova a combinare qualcosa sui pochi palloni giocabili che gli arrivano. Al 18’ si inserisce bebe su un pasticcio difensivo dei padroni di casa ma alla fine non trova il varco giusto per il tiro. Una buona spiazzata di testa per Giorno al 43’. Al 47’ meriterebbe il rosso andando netto col gomito sul viso di Capitanio. L’arbitro non vede ed evita che il Lane giochi un tempo con l’uomo in meno. ma tanto…

COMI, SALIFU e JAKIMOVSKI: presenze che contano solo per il tabellino. Dei tre resta solo traccia di un tiro dalla distanza dell’ex viola in zona Cesarini.

Mister LERDA

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